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4 giorni in Abruzzo 2° Parte

4 giorni in Abruzzo nella splendida provincia di Chieti 2° Parte

Eccomi a riprendere l’articolo di Alberto che ti invito a leggere, per avere una conoscenza più completa della provincia di Chieti, ma non del tutto completa, perché in un’altra occasione siamo tornati in zona.

Concordo con Alberto che l’Abruzzo è una regione ricca di opportunità, per cui se ami la natura, se sei interessato alla storia e all’arte, in qualunque stagione tu vada, ne sarà valsa la pena averci trascorso una vacanza, lunga o breve che sia.

In questo articolo 4 giorni in Abruzzo 2° Parte, ti condurrò alla scoperta di Lanciano, Ortona, San Vito Chietino, ma anche alla scoperta di una bellissima Abbazia in zona.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Cosa vedere a Lanciano

Lanciano è una città che ci ha attratto molto, perché ricca di tradizioni culturali, storiche e artistiche.

Ha origini antiche ed ha subito, nel corso del tempo, varie dominazioni.

Inoltre, è una rinomata meta religiosa, perché sono tanti i fedeli che vi accorrono, da tutto il mondo, per il famoso “Miracolo eucaristico”, di cui vi scriverò in seguito.

La nostra visita è iniziata dalla piazza principale del centro storico: Piazza del Plebiscito.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Piazza del Plebiscito

È da qui, infatti, che si sviluppano i quartieri storici, ognuno con propri stemmi e bandiere: a nord inizia Lancianovecchia, a sud il Borgo e poi Civitanova Sacca.

Il primo quartiere Lancianovecchia è quello più antico.

Sulla grande Piazza del Plebiscito si affaccia la maestosa Cattedrale della Madonna del Ponte che abbiamo visitato per prima.

Il suo nome deriva dal fatto di essere stata costruita su un ponte a tre archi, conosciuto come Ponte di Diocleziano, ponte che ha una lunga storia.

Infatti, era già presente nel III secolo, durante l’Impero di Diocleziano con le sue tre arcate ma, dopo il terremoto del 1088, durante il restauro, fu trovata un’antica icona bizantina, una statua della Madonna con Bambino in braccio e, per custodirla, fu costruito sul Ponte una Cappella.

Questa statua potrai vederla sull’altare maggiore della Cattedrale. Nel tempo, la devozione verso questa Madonna portò alla costruzione, al posto della Cappella, di una Chiesa molto più grande che coprì l’intero ponte, aggiungendo un passaggio coperto con un’ottima acustica, visitabile dalla Chiesa di San Francesco, che vedremo subito dopo.

Infatti, è per questo che il ponte, alto 18 metri, fu consolidato ampliandolo a cinque archi.

A fianco alla Cattedrale, troverai quella che oggi è la Torre civica con l’orologio, torre che vedi distaccata dalla Cattedrale ma che, un tempo, ne era il Campanile collegato da un porticato.

Sulla stessa Piazza del Plebiscito, verso sud, troverai la porta posteriore duecentesca della Chiesa di San Francesco, la chiesa rinomata per il primo Miracolo Eucaristico, costruita sull’antico Convento di San Legonziano, di cui sono stati recuperati gli antichi e bellissimi affreschi, in quanto, nel tempo, i suoi locali, visitabili nel piano sottostante, sono stati utilizzati a scopi diversi come cantina, trattoria e bottega finché il Comune non è intervenuto.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Chiesa di San Francesco

Si racconta che “nell’VIII secolo, a Lanciano, un monaco, nel mentre celebrava la messa, dubitò della presenza di Cristo nell’Eucarestia e che, in quello stesso momento, l’ostia si trasformò in carne ed il vino in sangue.”

Oggi, all’interno della Chiesa, l’ostia è conservata in un ostensorio d’argento ed il vino in un’ampolla di cristallo, riposti sull’altare maggiore.

Dopo vari accertamenti della Chiesa, fu condotto uno studio scientifico che ha fatto risalire la carne ed il sangue all’uomo.

Resta, in ogni caso, un fatto straordinario che, dopo tanti secoli, ancora oggi, entrambi si conservino nello stesso stato di allora.

Ma Lanciano è conosciuta anche per un secondo Miracolo Eucaristico che avvenne, secondo ciò che si racconta in una stalla di un palazzo signorile, alla fine del duecento.

“Ricciarella, moglie di un ricco mercante, al fine di riconquistare il marito, si rivolse ad una fattucchiera che le suggerì di arrostire un’ostia consacrata, rubata durante la messa in una chiesa vicina, per ricavarne un filtro d’amore.

Ma appena bruciò l’ostia, essa si trasformò in carne e prese a sanguinare.

La donna spaventata la avvolse in un panno e la nascose tra la paglia nella stalla. Al rientro del marito, mentre lui conduceva l’asino in stalla, avvenne un fatto strano perché l’asino, dopo tanta reticenza ad entrare nella stalla, vi entrò in ginocchio.

Dopo sette anni, Ricciarella confessò tutto ad un frate della chiesa dove aveva rubato l’ostia e si recarono insieme a cercarla nella stalla. Essa fu trovata ancora come allora sanguinante”.

Il frate la trasferì nelle Marche nel suo paese. Solo successivamente, due frammenti di essa furono ricondotti a Lanciano con il panno in cui erano avvolti e conservati nella Chiesa di Santa Croce in testimonianza del miracolo.

Non puoi allontanarti da LancianoVecchia senza arrivare al Largo San Giovanni per ammirare Il trecentesco Campanile di San Giovanni, Torre della Candelora, ciò che resta dell’omonima Chiesa, su cui potrai anche salire ma noi, per mancanza di tempo, abbiamo proseguito.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Campanile di San Giovanni

Lanciano, anticamente, aveva nove porte nelle antiche mura, oggi resta visibile la sola Porta di San Biagio che risale all’XI secolo, restaurata nel tempo.

In zona trovi anche la Chiesa di San Biagio, la più antica del 1059.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Chiesa di San Biagio

Sempre, in questa zona centrale, in Piazza dei Frentani, noterai a livello stradale, delle porte murate che appartenevano alle antiche botteghe medioevali del ‘400.

Quando avrai completata la visita al quartiere di Lancianovecchia, raggiungi la Fonte del Borgo, nell’omonimo quartiere, detta anche Fontana della Pietrosa, di epoca cinquecentesca.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Fontana della Pietrosa

Oggi, ne potrai ammirare solo una parte, in una zona un po’ nascosta, ma molto verdeggiante, al di sotto del livello stradale, ma vedrai che dai sei mascheroni di pietra inseriti in un frontone sgorga ancora l’acqua, come un tempo. Lateralmente a sinistra troverai anche un lungo lavatoio rettangolare.

Nel quartiere Borgo, incrocerai il Torrione Aragonese che era inserito nel sistema di fortificazione, costruito intorno al 1480, per dominare la sottostante Vallata della Pietrosa.

Passeggiando per Lanciano, arriverai fino alle Torri Montanare, costruite per difendere la parte occidentale che, essendo pianeggiante, restava scoperta dai bastioni che circondavano la città,

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Torri Montanare

Devi saper che oltre agli eventi religiosi, Lanciano è ricca di tradizioni locali in quanto, ogni anno, si ripetono manifestazioni come la rievocazione storica dell’investitura,

il Mastrogiurato”, tra agosto e settembre,con l’imponente corteo storico con i costumi dell’epoca medioevale e il rito della “Squilla”. Questo rito, di oltre 400 anni, consiste in un momento comunitario che si svolge sotto la Torre civica, su cui si trova la piccola campana che suonerà squillante. Infatti, il 23 dicembre, dopo un lungo corteo di pellegrinaggio con fiaccolate, al suono della campana, intorno alle 18, i fedeli si radunano per scambiarsi gli auguri di pace e serenità.

A Lanciano si svolge anche la “processione degli incappucciati” nella settimana santa della Pasqua.

Ma questa città ha anche un piatto particolare da gustare, che noi abbiamo apprezzato: un primo piatto di pasta fresca, i cosiddetti “Rintrocili”, dei lunghi spaghettoni piuttosto spessi, lavorati a mano, secondo la tradizione, conditi con ragù di castrato o con sugo di pecora, e li apprezzerai di più mentre sorseggi un ottimo vino abruzzese.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Cosa vedere all’Abbazia di San Giovanni in Venere

Trovandoti nella provincia di Chieti, devi assolutamente fare una tappa alla Abbazia di San Giovanni In Venere, che sorge nel Comune di Fossacesia.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Abbazia di San Giovanni in Venere
4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Abbazia di San Giovanni in Venere vista dall'alto

È un luogo di grande valore storico e spirituale, capace di attirare ogni anno turisti e pellegrini.

I turisti vi arrivano perché l’Abbazia è inserita in un sito dalla spettacolare bellezza, su un promontorio che sovrasta la Costa dei Trabucchi e che si affaccia sul piccolo Golfo di Venere.

I pellegrini vengono a sostarvi lungo i loro cammini alla ricerca di pace e riflessione.

L’Abbazia di San Giovanni in Venere deriva il suo nome da un antico tempio pagano dedicato alla divinità romana di Venere su cui è stata edificata.

Nel corso del tempo, ha vissuto molteplici vicissitudini, per le quali il culto pagano è stato soppiantato da quello cristiano.

Il primo nucleo dell’Abbazia andrebbe cercato in un cellario per frati, dotato di cappella.

Questa struttura, negli anni successivi, subì saccheggi e danni anche a seguito di un terremoto, poi fu ristrutturata e ampliata, soprattutto nell’epoca medioevale.

Queste trasformazioni hanno contribuito ad acquisire l’aspetto attuale ed oggi ospita una congrega di Padri Passionali.

L’Abbazia si presenta come un esempio di architettura romanica, con un forte impatto visivo per la sua maestosità.

Presenta tre navate con un presbiterio soprelevato con un abside semicircolare molto interessante e una cripta sottostante.

Il Portale principale è detto Porta della Luna e su di esso vi è una lunetta raffigurante Cristo sul trono tra S. Giovanni Battista e San Benedetto da Norcia.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Porta della Luna Abbazia di San Giovanni in Venere

La Porta del Sole, invece, presenta delle aperture sulle tre absidi da cui penetra la luce.

All’interno sui pilastri di marmo troverai episodi della vita di San Giovanni Battista.

Non perderti la visita al piano sottostante della Cripta che presenta una serie di colonne che sorreggono archi, creando un atmosfera mistica. Le pareti sono decorate da affreschi, di cui alcuni del 1200, non tutti ben conservati e, al centro, vedrai un altare, dove si svolgevano antiche cerimonie religiose.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Cripta dell'Abbazia di San Giovanni in Venere

Ma ciò che rende molto suggestiva questa Abbazia è il Chiostro duecentesco che circonda un giardino alberato, un oasi verde di pace. Il chiostro si estende lungo i tre lati con un percorso in cui si affacciano sul giardino numerose trifore con colonnine di marmo.

Anche tu, come noi, lo percorrerai tutto, affacciandoti alle particolari finestre e cercando di immaginare la vita che vi si svolgeva nei tempi passati.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Chiostro dell'Abbazia di San Giovanni in Venere
4 giorni in Abruzzo 2° Parte: finestre trifore Chiostro dell'Abbazia di San Giovanni in Venere

Ora che hai conosciuto questa chicca speciale, riparti per la prossima tappa.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Cosa vedere a Ortona

Arrivati a Ortona, il tempo minacciava di piovere e la temperatura si era abbassata.

Abbiamo parcheggiato presso il porto, perché volevamo vedere la Statua di S. Tommaso che si erge, su un grande piedistallo, in una posa solenne con la mano sollevata come a benedire coloro che arrivano dal mare.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Statua di San Tommaso a Ortona

Devi sapere che S. Tommaso è il patrono della città ed anche il protettore dei marinai e dei viaggiatori che transitano in queste acque.

Infatti, la posizione della collocazione della statua è stata scelta per buon auspicio, perché Ortona è un importante porto commerciale.

In un primo momento, avevamo pensato di fare del trekking salendo verso il lato orientale della città fino al Castello Aragonese.

Infatti, se alzi lo sguardo, alle spalle della statua, noterai la collina con il centro storico della città e, su di essa, domina la struttura del Castello.

Purtroppo, il tempo ha modificato il nostro programma ed abbiamo preferito dirigerci in auto verso il centro storico.

Ortona affonda le sue radici nel periodo romanico, anche se è nel periodo medioevale che raggiunge lo sviluppo maggiore.

Venne conquistata dai Normanni, dagli Angioini e dagli Aragonesi, di cui abbiamo a testimonianza il Castello che è denominato proprio “Castello Aragonese”:

Ma prima di arrivare a visitarlo, abbiamo passeggiato per il centro storico, tra vicoli e edifici storici, e siamo arrivati alla Chiesa di San Tommaso, nell’omonima Piazza, che volevamo visitare.

Questa Chiesa rappresenta il cuore spirituale della città e ed è un esempio di architettura medioevale.

Costruita nel XIII secolo, ha subito nel tempo numerosi interventi che l’hanno modificata.

L’edificio ha una facciata in pietra con un interno sobrio e un’unica navata.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Chiesa di San Tommaso a Ortona

Ma non ti ho ricordato, nel caso non lo sapessi, perché è noto San Tommaso.

San Tommaso era noto per la sua incredulità verso la resurrezione di Cristo.

Infatti, si racconta che “quando il Cristo apparve, nel suo aspetto di corpo umano, dopo morto, per credere ai suoi occhi, volle toccarlo con mano e, solo allora, lo riconobbe come suo Signore”.

Il culto del Santo trovò molti fedeli a Ortona per cui, ogni anno, soprattutto, durante la festività del Santo, il 3 luglio, si riuniscono in lunghe processioni per festeggiarlo.

Sotto la Chiesa di San Tommaso, vi è la Cripta in cui sono conservate dal 1258 i suoi resti.

Dopo un bel giro tra altri edifici interessanti, siamo andati in cammino verso il Castello.

Il Castello Aragonese fu costruito nel XV secolo per proteggere la città e, come molti altri edifici di Ortona, subì notevoli danni, durante la seconda guerra mondiale e, grazie a notevoli interventi di restauro, oggi lo possiamo ammirare con la sua attuale struttura.

Nel corso del tempo, era stato utilizzato come deposito di polvere da sparo e, poi, privatizzato ma, solo in seguito, da quando divenne proprietà del Comune, fu reso visitabile gratuitamente.

La struttura ha delle possenti mura difensive e un ponte levatoio che, un tempo, collegava l’ingresso principale alla città.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Castello Aragonese a Ortona

Alle origini, vi erano cinque torrioni, di cui uno centrale, eliminato successivamente, oggi ne sono rimasti solo tre.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Interno del Castello Aragonese a Ortona
4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Finestra interno del Castello Aragonese a Ortona

Il Castello offre una vista spettacolare per il panorama mozzafiato che potrai ammirare perché affaccia sulla costa e sulla città.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Vista dal Castello Aragonese a Ortona

Del resto la posizione geografica di Ortona è singolare perché è un punto di partenza per escursioni sui Monti della Maiella che sono nelle vicinanze ma, soprattutto, è meta di turisti che vogliono visitare la Costa dei Trabucchi che parte da Ortona per arrivare fino a Vasto, una porzione di costa di circa 45 km.

Dopo Ortona, siamo ripartiti per una piccola cittadina San Vito Chietino che ti invitiamo a scoprire con noi.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Cosa vedere a San Vito Chietino

Il Borgo di San Vito Chietino è famoso proprio per la sua posizione panoramica, perché inserito nella Costa dei Trabucchi.

Ti chiederai ma questi Trabucchi cosa sono?

I Trabucchi nascono come antichi strumenti di pesca, costruiti su palafitte, con legno e corde, e affondano le loro radici nella tradizione marinara della zona.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Trabucchi a San Vito Chietino

I Trabucchi sono una testimonianza storica, ma anche una grande attrazione artistica per i turisti.

Alcuni di essi conservano ancora l’uso originale e sono utilizzati dai pescatori del luogo, ma la maggior parte di essi sono stati trasformati all’interno in caratteristici ristoranti, anche molto rinomati.

Ma San Vito Chietino è conosciuto anche per altro.

Sei un appassionato di percorsi in bici?

Sei nel posto giusto!

Questo Borgo è inserito in un percorso di pista ciclabile che si snoda lungo la costa e che permette di collegare diversi borghi:

Ciclovia Adriatica Via Verde dei Trabucchi.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Ciclovia e Costa Trabucchi a San Vito Chietino
4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Ciclovia a San Vito Chietino

Potrai percorrerla anche se sei un principiante!

In questo modo, potrai aggiungere allo sport l’occasione di immergerti nelle acque blu della zona e rilassarti sulle magnifiche spiagge, godendo dei servizi degli stabilimenti attrezzati o delle aree libere, se le preferisci.

Il pittoresco Borgo di San Vito Chietino, oltre alla Costa dei Trabucchi e alla pista ciclabile, conserva delle caratteristiche che lo rendono molto grazioso.

Ciò che mi ha attratto di questo luogo è la pace che vi si respira e la cura con cui gli abitanti lo hanno impreziosito.

Infatti, troverai che ogni angolo del centro storico è speciale.

Il Corso principale, Corso Trieste e Trento, è un tripudio di colori e ogni balcone delle palazzine che vi si affacciano è adornato con piante dai fiori colorati e, mentre passeggi, ti ritrovi davanti a panchine, ognuna di un colore diverso e con citazioni incise.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Corso Trieste e Trento a San Vito Chietino

Anche tu non potrai resistere a ti rilasserai su ognuna anche solo per leggerne le scritte.

Lateralmente si aprono alcuni vicoli in cui siamo entrati a curiosare e li troverai altrettanto graziosi.

4 giorni in Abruzzo 2° Parte: Vicoli a San Vito Chietino

Alla fine del Corso, arrivi al Belvedere Marconi che offre una vista spettacolare sul mare, sulla Maiella e sul Gran Sasso.

Vicino al Belvedere, noterai la graziosa Chiesa di San Francesco di Paola del 1720 che, purtroppo, abbiamo trovato chiusa, quando vi siamo giunti ma, magari, tu sarai più fortunato, perché dicono che ne vale la pena farvi una capatina.

Con questo borgo abbiamo ultimato il nostro weekend lungo e siamo ripartiti per Napoli soddisfatti di questo breve tour nella provincia di Chieti.

Spero di averti incuriosito a scoprire questi borghi in una prossima tua vacanza.

In ogni caso, Alberto ed io proseguiremo con l’approfondire queste zone per cui non perderci di vista e seguici, ci conto!

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