Indice dei Contenuti
- 1 Cammini Italiani: i più belli d’Italia.
- 2 Il Cammino di Santiago
- 3 La Via Francigena
- 4 Cammini Italiani: Italia del Nord
- 5 Cammini italiani: Italia Centrale
- 5.1 Il Cammino di San Vicinio
- 5.2 La Via degli Dei
- 5.3 La Via di Assisi e la Via di Francesco (nord e sud)
- 5.4 Cammino Francescano della Marca
- 5.5 Il Cammino di San Benedetto da Norcia
- 5.6 Il Cammino dei Briganti
- 5.7 Il Cammino di San Tommaso
- 5.8 Il Cammino dei Protomartiri Francescani
- 5.9 Via Lauretana
- 5.10 Cammini italiani: da costa a costa
- 6 Cammini italiani: Italia del Sud
- 7 Cammini italiani: Le Isole
- 8 Considerazioni finali
Cammini Italiani: i più belli d’Italia.
Ben trovato amico lettore, come certamente avrai notato, è ormai da un po’ di tempo che non scrivo e, per noi che scriviamo di viaggi, in un momento come quello attuale, ci sembra quanto meno anacronistico descrivere e proporre viaggi tanto più che le settimane di quarantena, ormai, non si contano nemmeno più e siamo in attesa di come potremo gestire le fasi successive.
Sicuramente tutti noi ci siamo resi conto, in maniera drammatica, che le nostre vite non torneranno tanto presto alla normalità o quanto meno a quella “normalità” preesistente all’arrivo del virus. Forse presto ricominceremo ad uscire ma la distanza sociale sarà, probabilmente, la norma per un bel po’ ed i viaggi verranno, purtroppo, rimandati ancora per qualche mese.
Consci di questo scenario, possiamo a piccoli passi cominciare, nel nostro settore, a programmare, non solo come riappropriarci della nostra vita ma, soprattutto, come ricominciare a viaggiare in “sicurezza”, evitando i paesi esteri e, contestualmente, aiutando in maniera concreta anche la nostra economia.
A tal proposito, visto che il nostro è il Paese più bello del mondo e visto che la voglia di uscire da casa è tanta, ho pensato di suggerirti un genere di “vacanza”, forse un po’ inusuale, che coniughi la necessità smisurata che abbiamo di stare all’aria aperta, a contatto con la natura, con l’iniziale diffidenza verso il prossimo che ci costringerà a mantenere la distanza sociale.
Allora quale migliore occasione di effettuare uno dei tanti “Cammini italiani ” presenti nel nostro territorio?
I Cammini italiani, anticamente, erano dei percorsi per i pellegrini per spostarsi da un luogo all’altro o per raggiungere la sede della cristianità, Roma, ma erano anche effettuati per raggiungere una determinata località come fioretto per espiare una qualche colpa.
Al giorno d’oggi, invece, questi “Cammini”, riscoperti anche in chiave turistica, con il passare degli anni, sono andati sempre più affermandosi come stile di vita del cosiddetto “viaggio lento” visto che “camminare” è il mezzo di trasporto più antico.
Viaggiare a piedi è terapeutico anche se, ovviamente, è la maniera più faticosa per raggiungere la propria destinazione ma è anche la più intensa, profonda ed emozionante. Quando sei lì sulla strada, da solo con il tuo zaino e le tue gambe, non hai scampo.
Hai già iniziato un viaggio dentro te, un cambiamento e non importa che sia minimo o radicale perché dovrai fare i conti con i tuoi pensieri, le tue paure, ma vivrai, al contempo, più pienamente i momenti di gioia e meraviglia che ti si presenteranno. A proposito del viaggio dentro noi che, in questo periodo di quarantena, abbiamo dovuto affrontare tutti, ti consiglio di leggere l’articolo di Patrizia.
Se il Cammino di Santiago de Compostela che percorre più di mille chilometri, attraversando la Francia e la Spagna, può rivelarsi vera e propria esperienza di vita e di crescita e di approfondimento spirituale, i cammini italiani non soffrono di un complesso di inferiorità ma tengono il passo, richiedendo lo stesso impegno, la stessa determinazione e, a volte, la stessa fatica.
Tuttavia, per completezza, ti accenno qualcosa su questo cammino rinomato ovunque.
Il Cammino di Santiago
Il Cammino di Santiago di Compostela rappresenta una vera e propria sfida con se stessi e, al di là del motivo per il quale lo si intraprende, mette alla prova non solo la propria volontà e determinazione ma, soprattutto, la voglia di appartenere, nel mondo, all’elite di coloro che lo hanno percorso.
È un’occasione di sfida a superare i propri limiti, fisici e psicologici, e ritrovare se stessi, scoprendo anche alcuni luoghi fra i più suggestivi d’Europa nel passare dalla Francia, alla Spagna fino al Portogallo.
La meta è unica ma i percorsi sono diversificati in quanto parteno da varie zone.
Ciò che li accomuna tutti è che per ricevere l’attestazione, di “avere espiato i propri peccati”, certificata tramite “apposita credenziale”, devi aver percorso almeno cento chilometri a piedi o un minimo di duecento in bicicletta.
Di questo affascinate percorso, te ne parlerò più approfonditamente in un prossimo articolo.
Sicuramente avrai sentito parlare della famosa “Via Francigena”, un altro dei cammini italiani più famosi e conosciuti che esista: questa “via”, lunga ben duemila chilometri, attraversa, da sempre, tutta l’Europa partendo da Canterbury per arrivare fino a Roma, capitale della cristianità, per poi proseguire verso il sud ed oltre.
La Via Francigena
La Via Francigena rappresenta un “Must” del turismo lento. Suddivisa in varie tappe, dove ad ogni punto di arrivo viene apposto, un timbro come riconoscimento del percorso svolto, su uno speciale libretto, è adatta anche per l’altra grande forma di turismo lento, il “Cicloturismo”.
Sin dalle origini, ha unito l’Inghilterra, più esattamente il grande centro religioso di Canterbury alla città eterna, sede del Papato, passando per Francia, Germania, Svizzera e Italia.
Roma non è stata soltanto il punto di arrivo di questa Via ma anche il punto di partenza per raggiungere la Terra Santa perché, proseguendo verso il Sud Italia, si arrivava in Puglia per imbarcarsi da Brindisi per la Terra Santa.
Tante sono le tappe salienti che ti consiglio di prendere in considerazione ma, per un maggior approfondimento, conto di fare a breve un articolo dedicato a questo incredibile Cammino italiano.
Esistono, però, tanti altri cammini italiani, meno conosciuti ma altrettanti belli, distribuiti lungo la nostra penisola con livelli vari di difficoltà, che rappresentano una valida alternativa a quelli più blasonati.
Se poi, un giorno, dovessi svegliarti, pensando: “Ho deciso, mi metto alla prova e parto per un cammino a piedi e con zaino!”, fosse solo per riappropriarti del tuo tempo per riflettere, andando per boschi e sentieri, ricordati di questo articolo.
Mettiti comodo e lasciati guidare, in questo affascinante ma poco conosciuto, mondo dei cammini italiani dai miei consigli.
Scoprirai quanto può essere bello e gratificante, un passo dopo l’altro, raggiungere luoghi poco conosciuti ma ricchi di storia, arte e tradizione, sia che tu voglia percorrere un breve tragitto come trekking giornaliero in mezzo alla natura sia che tu voglia spostarti di città in città, alloggiando in dimore apposite per assistenza ai “viandanti”.
I Cammini italiani da percorrere “almeno una volta nella vita”, in realtà non è proprio così ma la frase è a effetto, sono i seguenti:
Cammini Italiani: Italia del Nord
Via Postumia
Attraversa il Nord Italia, da est a ovest, passando per città d’arte, borghi e natura incontaminata. Lunga circa 930 km, la Via Postumia era una delle più importanti vie consolari romane.
Partendo da Aquileia in Friuli Venezia Giulia, attraversa Veneto, Lombardia, Emilia, Piemonte ed arriva fino a Genova in Liguria ed è il congiungimento per il Cammino di Santiago. Completamente tracciata e percorribile anche per piccoli tratti, la si può percorrere con una media di 20 – 25 km al giorno.
Le località toccate sono estremamente varie, come Aquileia, Verona, Mantova, Piacenza, solo per citarne alcune, ed ognuna di esse è una città da visitare. Inoltre la Via Postumia incrocia altri Cammini italiani come la Via Francigena, il Cammino Celeste o la Via Romea Germanica, solo per citarne alcuni.
Se vuoi avere maggiori informazioni ti lascio il link di riferimento.
Il Cammino Celeste
Questo cammino è, per certi versi, spettacolare perché, partendo da Aquileia, in Friuli, si cammina attraversando sentieri e strade sterrate di montagna, attraversando la foresta di Tarvisio e visitando Santuari ed Abbazie, fino a raggiungere, dopo circa 200 chilometri, la destinazione finale il Monastero sul Monte Lussari presso Valbruna provincia di Udine, a ben 1790 metri di altezza.
Le soste si effettuano nei rifugi alpini e, camminando in alta quota, rappresetano un modo alternativo per scoprire la montagna. Il percorso è segnalato da un pesciolino stilizzato, simbolo del Cammino Celeste.
Come quasi tutti i cammini italiani, anche questo, ha la sua credenziale: un documento che, oltre ad attestare di aver effettuato il cammino, tappa dopo tappa, permette di dormire in strutture, normalmente chiuse ai turisti, aperte ai soli pellegrini e viandanti che percorrono il Cammino Celeste.
La Credenziale può essere ritirata ad Aquileia, presso Souvenir Aquileia di Ghiretti Andrea (via Patriarca Popone 2, tel. +39 0431919045, souvenir.aquileia@libero. Qui trovi tutte le info sul Cammino Celeste.
Il Cammino di San Vili
Questo Cammino, in Trentino Alto Adige, ripercorre, nei suoi cento chilometri di lunghezza, la strada, rigorosamente di sentieri sterrati percorribili solo a piedi, che San Virgilio vescovo e martire percorse da Trento a Madonna di Campiglio, nella sua opera di evangelizzazione delle zone montane, peraltro spettacolari, comprendenti un territorio che si estende dalla Valle dell’Adige fino alle Dolomiti del Brenta. Può essere svolto in cinque o sette tappe.
Se non te la sentissi non è necessario percorrere tutto il cammino, potresti tranquillamente fare dei tratti o delle tappe che già da sole costituiscono un’escursione completa e soddisfacente.
Esistono due varianti di questo percorso, uno alto riservato ai più esperti ed uno basso un po’ più semplice adatto agli escursionisti meno allenati ed anche meglio collegato ai paesi dove fermarsi a dormire.
Questo è il sito del cammino dove trovare tutte le informazioni necessarie per percorrerlo oltre alle strutture dove fermarti per la notte.
La Via Romea Germanica
Questo Cammino, che si snoda per più di mille chilometri, parte dal Brennero ed arriva fino a Roma, la sola tappa italiana di un più ampio Cammino che vide, intorno alla metà del 1230, l’Abate Alberto lasciare il suo monastero, sito nella città anseatica di Stade alla foce del fiume Elba in Germania, attraversare tutta l’Europa fino a giungere a Roma dove, al cospetto del Papa Gregorio IX, chiese l’inserimento di una maggiore disciplina ecclesiastica secondo il modello cistercense.
Ottenuto l’assenso del Papa, l’Abate fece ritorno al suo convento ma, osteggiato da molti, non riusci a portare a compimento l’opera e pertanto, dimessosi dalla carica, si ritirò in un altro monastero dove si dedicò alla stesura, fra le altre opere, dell’itinerario di questo cammino con dati precisi, luoghi e distanze per raggiungere Roma.
Se sei interessato a questo cammino puoi consultare il sito per ottenere tutte le informazioni atte ad intraprenderlo nonché come ottenerne la Credenziale (http://www.viaromeagermanica.com/).
La Via degli Abati
Parlando di Abati, mi è sembrato naturale rimanere in tema con questo cammino che, in realtà, è una variante montana della Via Francigena.
Con i suoi quasi centonovanta chilometri di strade sterrate, tratturi, crinali e sentieri nei boschi.
Il cammino parte da Pavia, passando per Bobbio, per arrivare a Pontremoli in Toscana, attraversando la Pianura Padana, l’Appennino piacentino e parmense e Lunigiana.
Cammino molto antico, nacque intorno al settimo secolo ad opera degli Abati di San Colombano e si sviluppò nell’arco di due secoli fino a diventare una vera e propria arteria di comunicazione tra la Lombardia e la Toscana.
Toccherai tratti poco conosciuti ma anche spettacolari, come Bobbio e la sua Abbazia, e percorrendo i suoi seimila metri di dislivelli, troverai il cammino particolarmente impegnativo a livello fisico ma sarai ricompensato nello scoprire l’Appennino, nella sua parte più incontaminata e naturalistica.
Se vuoi farci un pensierino e desideri avere maggiori informazioni, ti consiglio di visitare il sito così potrai pianificare meglio il tuo cammino.
La Via Matildica
Quasi trecento chilometri di percorso suddiviso in undici tappe, tre Regioni da attraversare partendo da Mantova e, passando per Reggio Emilia, fino ad arrivare a Lucca.
La Via Matildica è un percorso storico e culturale alla scoperta di Matilde di Canossa e dei suoi territori.
Un percorso che, se anche non volessi percorrerlo per intero, potresti suddividere in uno dei suoi tre tratti storici da esplorare collegandoti al sito ufficiale. Un classico dei cammini italiani.
Il Cammino di Sant’Antonio
Questo cammino, come dice il nome, è dedicato a Sant’Antonio da Padova, uno dei primi discepoli di San Francesco ed è proprio da Padova che inizia per poi arrivare al Santuario di La Verna nei pressi di Arezzo in Toscana.
È un cammino religioso e spirituale per chi è credente ma da intraprendere anche da chi ama l’avventura tra le bellezze d’Italia.
Si snoda per 430 chilometri, divisi in circa 22 tappe e, tra i tanti passaggi suggestivi che si attraversano, ti segnalo le Foreste Casentinesi e l’Eremo dei Camaldoli.
Sul sito ufficiale avrai la possibilità di ottenere tutte le informazioni utili e pianificare le tue tappe, mentre sul sito stesso o sul sito terre di mezzo è possibile acquistare una guida al costo di 18€ o, esibendo la credenziale, al costo di 15€.
Naturalmente ce ne sono tanti altri di cammini italiani che non ho elencato ma, a mio avviso, questi sono i più rappresentativi.
Spostiamoci leggermente più a sud della Penisola, dove troverai altri Cammini italiani da prendere in considerazione.
Cammini italiani: Italia Centrale
Il Cammino di San Vicinio
Questo cammino si svolge tra Emilia, Toscana e Marche e ha la particolarità di svolgersi, in maggior parte, su sentieri e strade sterrate e quasi esclusivamente boschi.
Un’altra particolarità che lo contraddistingue è che forma un anello di circa trecento chilometri con partenza e ritorno a Sarsina, in provincia di Forlì. Varie sono le tappe, anche se possono essere suddivise ulteriormente, ma la maggior parte si trovano nel territorio del Casentino.
Se vuoi maggiori informazioni su questo cammino, ti lascio il link del sito ufficiale così potrai valutare se è un Cammino che fa per te.
La Via degli Dei
È uno dei pochi cammini italiani dove occorrono generalmente da quattro a sei giorni per completarlo e, forse, per questo è uno dei più conosciuti e frequentati. Parte da Bologna con arrivo a Firenze per un totale di circa 130 chilometri e ripercorre un’antica strada usata dai soldati romani per spostarsi, anche chiamata Via Flaminia Militare.
Potrebbe sembrare semplice, a prima vista, ma stai attento a non prendere questo cammino sottogamba perché, in alcuni tratti, è molto intenso in quanto molto del percorso attraversa i fitti boschi dell’Appennino, quindi in montagna con vari dislivelli.
Per approfondimenti, qualora avessi in mente di farci un pensierino, puoi visitare il sito ufficiale per maggiori informazioni.
La Via di Assisi e la Via di Francesco (nord e sud)
Questi due Cammini italiani, riconducibili entrambi alla figura di San Francesco, seppure un po’ diversi e gestiti da organizzazioni diverse, hanno la particolarità di sovrapporsi per un tratto abbastanza lungo.
La Via di Assisi gestita direttamente dai frati francescani di Assisi, è un percorso estremamente spirituale che, in teoria, dovrebbe essere svolto non soltanto in totale umiltà ma, soprattutto, resettando ogni forma di comunicazione con il mondo, computer, tablet e cellulare, per ritrovare la tua anima in completo isolamento.
È talmente importante e suggestivo come cammino da essere paragonato, per certi versi, al Cammino di Santiago cui, in effetti, è gemellato.
Il Cammino inizia a Dovadola, in provincia di Forlì, dove riceverai le credenziali, lo status di pellegrino e l’elenco dei rifugi con la guida e, nel corso di tredici tappe, si dipana per circa trecento chilometri, tra paesaggi naturali mozzafiato, eremi e foreste sacre, fino ad Assisi.
Rappresenta un viaggio alla scoperta di se stessi da affrontare in solitaria e che tutti dovremmo ricercare almeno una volta nella vita.
Alla fine del Cammino, potrai ritirare l’Assisana, il documento che attesta l’avvenuto pellegrinaggio. Per maggiori informazioni ti invito a visitare il sito ufficiale del Cammino.
Per quanto riguarda la Via di Francesco, ne esiste una via del “Nord” ed una del “Sud”.
Mi chiederai quali siano le differenze, è presto detto: la via del sud parte da Roma e dopo circa trecento chilometri arriva ad Assisi mentre quella nord ha una lunghezza di circa duecento chilometri e parte da La Verna, nei pressi di Arezzo, sovrapponendosi, per un lungo tratto, alla Via di Assisi in quanto arriva ad Assisi, stessa destinazione finale.
Anche per la Via di Francesco è prevista la credenziale con attestato finale del cammino effettuato e, qualora ne volessi sapere di più, potrai visitare il sito al seguente indirizzo.
Un altro cammino che ripercorre le orme di San Francesco è quello del
Cammino Francescano della Marca
Questo cammino unisce l’Umbria alle Marche e, anche se è meno conosciuto rispetto ad altri, è senz’altro uno dei più belli. Non è particolarmente lungo,“appena” centosettanta chilometri, diviso in nove tappe dai 10 ai 30 chilometri al giorno ma è molto intenso attraversando zone incontaminate.
Camminerai su strade sterrate e sentieri con boschi, colline e campagne, guaderai fiumi e torrenti, tutte zone di rara bellezza.
È un percorso bidirezionale, nel senso che sia i punti di partenza che di arrivo possono tranquillamente essere invertiti, per cui potrai partire da Assisi e raggiungere Ascoli Piceno o viceversa.
A livello naturalistico, vedrai le cascate del Menotre e l’Altopiano di Colfiorito, costeggerai le paludi del Parco Naturale di Colfiorito mentre, vicino Serravalle di Chienti, costeggerai il corso del fiume Chienti per poi entrare nel Parco Nazionale dei Sibillini.
Naturalmente non mancheranno anche i Castelli da visitare e, infine, ti addentrerai nelle Gole del Fiastrone dove inizia la parte più selvaggia di tutto il cammino.
Non dimenticare le Credenziali, potrai ritirarle negli uffici preposti sia ad Assisi che ad Ascoli Piceno, sarà l’unico documento che, una volta completo dei suoi timbri, ti darà la possibilità di ottenere il tanto agognato “Attestato” di partecipazione, redatto su pergamena, ma solo se avrai percorso almeno cento chilometri del cammino.
Una curiosità: se partirai da Ascoli Piceno ed arriverai ad Assisi, l’attestato sarà il “Testimonium” mentre se partirai da Assisi ed arriverai ad Ascoli Piceno il nome dell’attestato sarà “Emidiana”.
Per ottenere maggiori informazioni, ti lascio il link del sito.
Il Cammino di San Benedetto da Norcia
Da Norcia a Montecassino, trecento chilometri da fare in sedici tappe, più o meno distribuiti. Questo, in sintesi, è ciò che ti aspetta se decidi di intraprendere questo percorso.
Ma tanta fatica sarà ricompensata perché, attraverso i Monti Sibillini, passerai da Subiaco dove c’è uno dei più belli monasteri benedettini d’Italia.
È uno dei cammini, densi di spiritualità, da percorrere lentamente abbandonandosi all’atmosfera che, da secoli, caratterizza questi luoghi ma è anche un percorso storico ed artistico religioso, non eccessivamente conosciuto.
Se non sei mai stato a Subiaco, resterai estasiato dal Monastero di San Benedetto, scavato nella roccia, e avrai modo di comprendere, chilometro dopo chilometro, il grande rilievo che Benedetto occupa nella storia del monachesimo.
Sappi che a lui si deve la composizione della “Regola”, la sintesi di tutte le esperienze monastiche precedenti, 73 capitoli più un prologo dove Benedetto istruisce ed esorta i monaci a seguire la “Via” per, infine, ricongiungersi con il Signore.
Per maggiori informazioni e per richiedere la “Credenziale”, ti esorto, qualora decidessi di effettuare il Cammino, a collegarti al sito ufficiale al seguente indirizzo.
Nei cammini italiani non c’è solo il percorso sacro per cui volendo passare al profano, un altro cammino che ti suggerisco è
Il Cammino dei Briganti
Occorre circa una settimana per completare questo percorso ad anello di un centinaio di chilometri che si snoda lungo i sentieri battuti, un secolo e mezzo fa, dai Briganti e dalle Brigantesse della “Banda di Cartore” tra Abruzzo e Lazio .
Questa banda operava in un territorio al confine tra l’odierno Abruzzo e Lazio che, un tempo, erano Stato Pontificio e Regno Borbonico, ed aveva la “sede” presso Sante Marie nei pressi di Tagliacozzo in provincia del L’Aquila.
Ma chi erano in realtà i Briganti?
Ti dico subito che non erano dei criminali, almeno non nel senso comune del termine, anche se avevano scelto di vivere di violenze e stenti. Erano uomini e donne che avevano deciso di opporsi con le armi all’invasore Sabaudo, prepotente e violento, diffondendo la loro verità che, sicuramente non troverai in nessun libro di storia!
Insomma dei precursori dei partigiani, se vogliamo.
Se vuoi saperne di più e, magari, volessi esplorare un territorio selvaggio con gente dotata di gran cuore, ti suggerisco di visitare il sito.
Sempre rimanendo tra Lazio e Abruzzo, un altro bel cammino da suggerirti è
Il Cammino di San Tommaso
Scopo di questo cammino è ripercorrere le orme di Santa Brigida di Svezia che, intorno al 1365, partì da Roma per andare ad Ortona, per rendere omaggio alle spoglie di San Tommaso, custodite nella Basilica di San Pietro.
Il percorso comprende 16 tappe e si snoda lungo 316 chilometri, tra Lazio ed Abruzzo, attraversando gli Appennini. Avrai modo di ammirare paesaggi, a tratti selvaggi e molto suggestivi, personalmente lo definirei come un percorso “Coast to Coast” visto che taglia l’Italia da est a ovest, dall’adriatico al tirreno.
Anche per questo cammino, potrai ritirare la “Carta del Pellegrino” che, presentando alle strutture ricettive che incontrerai, potrà consentirti sconti ed agevolazioni lungo il cammino.
Se sei interessato, ti consiglio di visitare il sito per avere maggiori informazioni.
Il Cammino dei Protomartiri Francescani
Questo bel Cammino, di appena 105 chilometri, suddiviso in sei tappe, si svolge totalmente all’interno della Regione Umbria con partenza ed arrivo a Terni.
Come avrai già capito, il percorso è ad anello, tocca i luoghi in cui San Francesco svolse la sua opera di predicazione.
È un percorso ben segnalato ed anche molto ben organizzato che è possibile compiere in pochi giorni. Tramite l’ausilio di una mappa, dove vi sono elencati, oltre alle ore di cammino, le distanze da coprire, troverai anche indicazioni sui luoghi da visitare con monumenti e opere d’arte.
Sicuramente potrai riscoprire il gusto dell’avventura a contatto con la natura ma, al contempo, potrai visitare alcuni dei borghi più belli, come Narni, che ha ispirato il grande scrittore inglese C. S. Lewis per il suo libro “Le Cronache di Narnia”.
Fantastico anche da visitare qui è il castello!
Lungo il percorso troverai anche San Gemini, il borgo medievale con annesso parco termale e le famose acque, senza tralasciare Stroncone, altro borgo, eletto tra i più belli d’Italia ed Amelia, altro bel borgo medievale.
Ovviamente anche qui non potrai fare a meno della “Credenziale”. Oltre alla credenziale, alla fine del tuo cammino potrai richiedere, presso la Chiesa di Sant’Antonio, l’agognato “Certificato di avvenuto pellegrinaggio” che attesta la conclusione del cammino.
Se ti ho incuriosito, ti consiglio di visitare il sito per avere maggiori informazioni.
Altro pellegrinaggio importante per i credenti è quello della
Via Lauretana
Sette tappe, 167 chilometri, partendo da Assisi, fino al Santuario Mariano di Loreto in provincia di Ancona. Trai cammini italiani questo è uno dei pellegrinaggi più sentiti dai devoti e credenti che ha richiamato a Loreto migliaia e migliaia di fedeli da tutto il mondo.
Oggi, forse, lo si fa con uno spirito meno da “pellegrino” e più da “viandante” ma chi lo affronta può godere delle bellezze paesaggistiche, immergendosi nelle meraviglie della natura, delle colline e di Borghi dall’ Umbria alle Marche.
Posso assicurarti che l’arte e la storia che incontrerai lungo questo cammino sarà talmente appagante da farti dimenticare le fatiche sostenute per percorrerlo.
Naturalmente anche il Cammino Lauretano prevede la sua Credenziale e collegandoti al sito ufficiale potrai avere tutte le informazioni che vorrai.
Cammini italiani: da costa a costa
In Italia centrale esiste un cammino dei due mari che taglia la nostra Penisola in due dal Mar Tirreno al Mar Adriatico. Non è un percorso religioso, non è un pellegrinaggio verso qualche lontana località dove sono conservate le spoglie di qualche Santo, tutt’altro, lo definirei un Cammino laico.
Un trekking dove lo scopo è misurarsi con se stessi e godere del paesaggio circostante, totalmente immersi nella natura, lungo questo cammino non si ricevono Credenziali e non è previsto un “Attestato di avvenuto pellegrinaggio” ma una semplice foto sotto un cartello che simboleggia la fine del percorso.
A mio avviso, questo percorso è bidirezionale, nel senso che può essere fatto in entrambe le direzioni ma ovunque è segnalato con partenza da Portonovo, un delizioso Borgo di pescatori, in provincia di Ancona e, attraversando ben quattro Regioni, Marche, Umbria, Lazio e Toscana, dopo 410 chilometri, in 18 tappe, si arriva ad Orbetello.
Le tappe sono città, ricche di storia come Osimo, Filottrano, Treia e, dopo aver valicato l’Appennino, giungerai a Nocera Umbra, famosa per le acque. Ma non finisce qui perché aggirerai il monte Subasio per giungere ad Assisi.
Da lì arriverai a Todi, definita la perla dell’Umbria per poi attraversare il Parco fluviale del Tevere con la sua natura mozzafiato.
Continuando arriverai a Civitella del Lago dove resterai affascinato dalla vista del lago di Corbara fino a giungere ad Orvieto.
In un crescendo di meraviglie, mentre macinerai chilometri, ti si pareranno davanti Bolsena ed il suo lago, Onano, un grazioso paese della Tuscia fino ad arrivare alle cosiddette “città del tufo”, arroccate su speroni di roccia a strapiombo come Sorano, Sovana e Pitigliano.
Ti sarai appena ripreso dallo stupore suscitato da questi Borghi medievali che, arrivando a Manciano, ti “affaccerai” in Maremma e da lì, per boschi ombrosi, giungerai a Capalbio.
Finalmente, dall’ultima entusiasmante tappa, arriverai all’agognata meta, Orbetello, dove potrai assaporare il profumo ed i sapori del Tirreno.
Il sito di riferimento per questo entusiasmante “Trekking” è questo qui potrai scoprire tante novità, avere maggiori informazioni sulle tappe, le strutture ricettive ed acquistare una guida, necessaria per l’organizzazione del cammino.
Mi dirai…ma ….al sud… non esiste nulla del genere?
Ahime! Purtroppo la situazione dei cammini italiani al sud non è particolarmente rosea.
Cammini italiani: Italia del Sud
Nel nostro meridione, a parte la continuazione della Via Francigena che arriva fino a Brindisi da dove, un tempo, i pellegrini si imbarcavano per la Terra Santa, non vi sono percorsi così ben strutturati ed organizzati come in altre Regioni d’Italia.
Naturalmente ciò non significa che ci sia il vuoto assoluto ma sono difficili da individuare e, laddove sono citati, non sempre sono ben segnalati.
Tuttavia vi sono alcuni percorsi che tagliano il meridione da costa a costa di cui il primo è il
Cammino Materano
Forse uno dei più belli del Sud Italia. Questo cammino si snoda tra Puglia e Basilicata e comprende ben quattro varianti.
La prima variante è, secondo me la più importante e conosciuta, è la “Via Peuceta” di 170 chilometri in sette tappe.
Partendo da Bari e, precisamente, dalla Basilica di San Nicola, attraversa paesaggi di vario genere, foreste di ulivi, antichi borghi come Altamura e Gravina, inerpicandosi sull’altopiano delle Murge con i suoi canyon fino ad i sassi di Matera, meta finale.
La seconda variante del Cammino Materano è chiamata la “Via Ellenica” in quindici tappe per un totale di 289 chilometri con partenza da Brindisi, l’antica “Porta d’Oriente”, passando per Cisternino, Ostuni, Alberobello, Martina Franca, quindi un viaggio tra i borghi della Valle d’Itria, i Trulli ed il Parco delle Gravine, arriva a Matera, stessa destinazione finale.
La terza variante è molto interessante perché, non a caso, è chiamata la “Via Sveva”, in effetti, attraversa tutti i luoghi Federiciani. Si parte da Trani, sulle orme di Federico II e dei suoi castelli.
Il punto di partenza, infatti, coincide proprio con il castello di Trani per poi proseguire verso Andria con il Castel del Monte e poi via via, lungo i sentieri dell’alta Murgia, dopo 210 chilometri di cammino e sette tappe giungere a Matera.
La quarta ed ultima variante è la cosiddetta “Via Jonica”. Un percorso di 215 chilometri, tra i più belli della Puglia perché avrai modo di osservare la straordinaria bellezza dei paesaggi costieri, ricchi di altrettante bellezze storiche archeologiche e naturalistiche.
Questo cammino parte da Taranto, la città dei due mari, fino a Leuca ma, al momento, non sembra essere ben organizzato.
Naturalmente se vuoi saperne di più, puoi visitare il sito ufficiale a questo indirizzo dove potrai avere maggiori informazioni e richiedere la Credenziale per effettuare il cammino.
Basilicata Coast to Coast
Questo percorso, che non è un vero e proprio cammino ma ha preso piede, nell’immaginario collettivo, a seguito della visione dell’omonimo film di Rocco Papaleo, se non lo hai visto te ne consiglio la visione, ripercorre su un percorso di 233 chilometri le tappe toccate dai protagonisti del film che, partendo da Maratea, sul Mar Tirreno, arrivano a Scanzano Jonico, sul Mar Jonio, alla scoperta delle regioni italiane meno conosciute.
Cammini italiani: Le Isole
Anche per le Isole vi sono pochi percorsi ed è un gran peccato perché, a livello paesaggistico e naturalistico, avrebbero tantissimo da offrire.
Sicilia
In Sicilia, a parte le variante della Via Francigena, l’unico grande cammino è la cosiddetta “Antica Trasversale Sicula”, un percorso che si svolge in 38 tappe, per una lunghezza complessiva di 640 chilometri da effettuarsi nell’arco di un mese e mezzo.
Si parte da Mozia, un’isoletta situata nella parte occidentale della Sicilia, fra Trapani e Marsala e si arriva a Camarina, in provincia di Siracusa.
Al momento sembra che il sito ufficiale sia in manutenzione ma, se sei fortunato, potresti trovare le informazioni del caso.
Sardegna
In Sardegna esistono diversi percorsi che potrei definire trekking, più o meno lunghi, alcuni ben organizzati altri molto meno ma i due percorsi che ti propongo sono da “far girare la testa” per bellezza e lunghezza.
Il Cammino delle Cento Torri
Già i numeri sono da capogiro 70 tappe, 60 giorni per completarlo e ben 1300 chilometri da percorrere per effettuare il periplo della Sardegna perché, in sintesi, questo è il Cammino delle centro torri.
Il giro di tutta l’Isola con un denominatore comune: rimanere sempre in prossimità della costa senza mai allontanarsi dal mare!
Se ti stai chiedendo perché si chiama in questo modo la risposta è semplice: lungo tutto il percorso incontrerai 105 torri di avvistamento.
Questo cammino delle cento torri è un progetto nell’ambito dei cammini italiani che ha l’ambizione di riunire, al suo interno, i tanti cammini e trekking in questa spettacolare, affascinante e, spesso, selvaggia Isola.
Devo dire che il lavoro svolto è stato egregio!
Ufficialmente è suddiviso in due sotto cammini, uno orientale ed uno occidentale che, in parte, mitigano la sensazione di sconforto che ti fa dire “non ce la farò mai a completarlo”.
Superato il primo momento, semmai decidessi di provarci, potrai, scaricando le opportune informazioni, pianificare il tuo percorso avendo così la possibilità di apprezzare le meraviglie della natura e le differenze paesaggistiche della costa orientale ed occidentale e sfruttando le tante strutture ricettive che la Sardegna offre, dai campeggi, agli agriturismi, alle case private.
Sul sito ufficiale potrai avere tutte le informazioni che ti servono e scaricare le guide e le mappe per preparare quest’autentica avventura.
Oppure potrai decidere di fare soltanto uno dei trekking più belli ma difficili d’Italia.
Il Selvaggio Blu
Questo Trekking con la “T” maiuscola attraversa canyon, scogliere a picco sul mare, calette, grotte, boschi, dove affronterai arrampicate e discese in corda, guaderai fiumi nello splendido scenario del Golfo di Orosei.
Sono sette tappe da percorrere in circa una settimana da Pedra Longa fino a Cala Luna. Proprio per la sua difficoltà, ti sconsiglio di avventurarti da solo ma di affidarti a delle guide esperte. Se fai delle ricerche su Google, troverai tanti siti che lo propongono e avrai solo l’imbarazzo della scelta.
Il Cammino di San Giorgio Vescovo
La Barbagia è una delle zone più selvagge ed affascinanti della Sardegna, è situata nell’entroterra sardo sui fianchi del massiccio del Gennargentu, e questo cammino ripercorre le tracce di San Giorgio Vescovo che, intorno all’anno Mille, compì la sua opera di evangelizzazione.
Si parte da Suelli, vicino Cagliari, per un totale di 200 chilometri, suddivisi in 12 tappe, e si arriva a Oliena, nei pressi di Nuoro.
Il cammino non è particolarmente difficile, non ci sono strade accidentate o rocce dove arrampicarsi anzi, direi che è piuttosto agevole, potendo camminare su strade sterrate e le tappe non superano mai i venti chilometri di distanza.
Altra particolarità che lo rende non particolarmente difficile è che ogni tappa unisce un paese all’altro dove ci si può fermare per dormire e, soprattutto, mangiare le varie prelibatezze sarde.
Ti lascio il link del sito per maggiori informazioni.
Considerazioni finali
Bene mio caro amico, eccomi giunto al termine di questa lunga carrellata di possibili cammini italiani da percorrere lungo la nostra bella Penisola quando ci saremo lasciata alle spalle questa emergenza sanitaria.
Avremo bisogno di stare a contatto con la natura e non penso che si desideri la frenesia della vita prima della pandemia.
Credo, inoltre, che il modo migliore per ripartire sia con un ritmo lento, lasciandoci emozionare dalla natura e, quindi, perché non approfittare di questa opportunità e ricominciare a viaggiare, appena le condizioni ce lo permetteranno, in un modo alternativo?
I cammini italiani che ti ho elencato sono certamente fantastici ma, per chi non se la sente o ha poco tempo a disposizione, è possibile anche percorrere poche tappe di un cammino più complesso.
Fosse solo per mettersi alla prova e testare la propria resistenza e adattabilità a questo stile!
Tu che ne pensi?
Desideri anche tu metterti alla prova con i cammini italiani, sperimentando questa nuova forma di “turismo lento”?
Ora ti saluto, invitandoti, come sempre, a seguirmi per nuove avventure ed a condividere i “cammini italiani” sui tuoi social, dando la possibilità ai tuoi amici di scoprire un’altra forma di viaggio.
A presto!