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2 giorni a Trento

Cosa vedere a Trento in 2 giorni

Ben trovato caro lettore, con questo articolo ritorniamo in Trentino dove abbiamo passato una fantastica vacanza, oggi ti porto alla scoperta di Trento, una città elegante e signorile, dove sono tante le cose da fare e da vedere.

Ti propongo un itinerario a piedi (e non solo) tra le principali attrazioni di questa storica città del Trentino.

2 giorni a trento: scorci di vie

Noi abbiamo visitato Trento in estate ma ogni periodo dell’anno è ideale per visitarla perché se, nella bella stagione, puoi assistere all’esplosione della natura, in inverno, a farla da padrona, è la neve e la magia del Natale e Trento è ricca di mercatini natalizi pronti a regalarti intense emozioni.

Un giorno è sufficiente per coglierne l’essenza, ammirandone le principali bellezze naturali e architettoniche ma se tu avessi a disposizione due o più giorni potresti approfondire e, perché no, spostarti anche fuori città.

2 giorni a trento: palazzi storici

Sei pronto? Partiamo!

2 giorni a Trento: breve cenno di storia

Trento si trova nel mezzo di una lunga valle circondata da alte montagna, tratto d’unione tra la cultura italiana e il mondo germanico rappresentato dall’Alto Adige.

È una città affascinante, ricca di storia e, se scavi tra i tuoi ricordi scolastici, ti verrà in mente che qui si tenne un famoso Concilio.

Le sue origini risalgono all’epoca romana, quando un primo insediamento “Tridentum” venne edificato sulla riva destra del fiume Adige. Successivamente, il centro abitato si sviluppò sulla sponda opposta e, in epoca medievale, venne protetto da una cinta muraria.

Quando Corrado II, imperatore del Sacro Romano Impero, creò il Principato vescovile di Trento, attorno all’anno Mille, la città crebbe di importanza e divenne un importante centro religioso.

Non è quindi un caso se proprio qui si tenne il Concilio di Trento che diede il via alla Controriforma e cambiò le sorti della religione Cattolica in tutta Europa.

Fu proprio durante il XVI secolo che la città conobbe il suo periodo d’oro, grazie anche alla realizzazione di nuovi e splendidi edifici commissionati dai vescovi reggenti.

Alcuni secoli dopo, nell’Ottocento, ritroviamo Trento contesa tra gli Asburgo e l’esercito di Napoleone. Fu solo alla conclusione della prima guerra mondiale che la città venne infine assegnata all’Italia.

Dopo questo veloce excursus storico, andiamo al sodo e vediamo cosa vedere in uno o due giorni a Trento.

Piazza Duomo

Piazza del Duomo è il punto di partenza obbligato di una visita a Trento. Non solo perché ne è il principale centro di attrazione ma anche perché confluiscono in essa le strade più importanti della città.

Insomma, sia punto di interesse che nodo viario secondo uno schema mutuato dalla tradizione urbanistica romana e consolidatosi nel corso del medioevo.

2 giorni a trento: piazza duomo

Oltre alla Cattedrale di San Vigilio, di cui vi parlerò successivamente, Piazza Duomo ospita altri palazzi di grande interesse storico-culturale.

Meritano, in particolare, Palazzo Cazuffi e Palazzo Rella, due edifici attigui, la cui particolarità consiste nella decorazione delle rispettive facciate. Non è finita, perché sempre in zona, ci sono Palazzo Pretorio e la Torre Civica.

2 giorni a trento: palazzo-cazuffi

Infine, guai a dimenticare la Fontana del Nettuno proprio al centro della piazza.

Avvicinandomi al Duomo osservo una larga striscia di marmo: questa striscia indicava il percorso della Roggia grande che, in passato, segnò il confine tra potere religioso e civile.

Potere religioso che si nota subito dalla possente mole del Duomo, dedicato a S. Vigilio, la cui parte più bella è quella che dà sulla piazza, una galleria ad arcatelle su colonnine che prosegue nel transetto, dal rosone del transetto stesso e dal cinquecentesco protiro a marmi bianchi.

Nella Piazza, accanto al Duomo, spicca anche un altro importante edificio ossia il Palazzo Pretorio che oggi ospita il Tesoro della Cattedrale e il Museo Diocesano Tridentino con accanto la Torre Civica

Al centro della piazza, come ho già detto, fa bella mostra di sè la Fontana di Nettuno, costruita su progetto dello scultore Francesco Antonio Giongo, che presenta sulla sommità una statua del dio Nettuno con un tridente in mano. Pare che l’antico nome della città (Tridentum) sia proprio legato al tridente.

Palazzo Pretorio e Torre Civica

Palazzo Pretorio risale al 1220 e nel corso dei secoli è stato adibito a prigione, tribunale, sede del Comune e sede dei vescovi. Oggi domina il centro di Trento e ospita il tesoro della Cattedrale e il Museo Diocesano Tridentino, i cui quadri narrano le vicende del Concilio di Trento.

Oltre al museo, merita una visita l’area archeologica nelle fondamenta del palazzo, dove si trova la porta Veronensis, la via Augusta proveniente da Verona.

La Torre Civica, di fianco al Palazzo è una struttura militare medievale che, un tempo, venne usata anche come prigione. Dalla sommità si sparavano colpi di artiglieria e fuochi d’artificio, durante le feste del Concilio, al passaggio di grandi personalità.

con il suo grande orologio scandisce il tempo di Trento da sempre, ma nasconde un passato tenebroso: la campana della Renga, custodita al suo interno, annunciava le condanne a morte sulla piazza su cui si affaccia.

Purtroppo, a causa di un incendio scoppiato nel 2015, la torre attualmente non è visitabile ed è un vero peccato, perché dall’alto dei 156 scalini si ammira un panorama a perdita d’occhio sulla città e sulle montagne che la circondano. Per maggiori informazioni clicca qui

2 giorni a trento: palazzo-pretorio-e-torre-civica

Non perderti lo spettacolo di luci di dicembre: durante il mese di dicembre, questo è uno dei punti più belli dove scattare una foto! Davanti al palazzo viene infatti allestito un grande albero e la sera, quando il sole cala, sulla facciata principale viene proiettato un meraviglioso spettacolo di luci.

Basilica Duomo di San Vigilio

Il maestoso Duomo di S. Vigilio, dedicato al patrono della città, si affaccia sulla piazza principale e merita una visita perché, oltre ad essere la chiesa principale della città, dal 1545 al 1563, ha ospitato il Concilio di Trento.

Costruito sulla tomba del Santo, nel corso dei secoli il duomo ha subito varie modifiche e ricostruzioni, con l’aggiunta di elementi gotici e barocchi. Oggi è un edificio complesso ma armonioso, in cui gli stili gotico e barocco danno vita ad interni ricchi e unici.

Tra sculture lignee, tele e decorazioni, sul transetto nord spicca la Ruota della Fortuna, il grande rosone che illumina la navata, mentre ai lati delle navate, due scale rampanti permettono di raggiungere i campanili.

L’interno mi ha colpito per le sue forme gotiche, dove singolari scale rampanti a logge salgono dalle navate laterali alle due torri campanarie e all’altissima galleria sopra il rosone. Un uomo, intento alla manutenzione della chiesa, mi fa brevemente da cicerone e mi racconta che le scale non hanno alcuna uscita, probabilmente chi le costruì non finì il progetto e rimasero solo per bellezza.

La visita del Duomo di Trento e quella di Palazzo Pretorio vanno insieme per diversi motivi:

in primis, perché Palazzo Pretorio fu l’antica residenza vescovile, prima che questa venisse trasferita nel 1255 presso il Castello del Buonconsiglio;

in secondo luogo, perché dal 1963 (IV centenario del Concilio di Trento), il Museo Diocesano Tridentino è stato spostato presso questa nuova sede, mettendo fine a lunghi anni durante i quali la preoccupazione principale fu piuttosto quella di preservare l’integrità delle opere dalla follia della guerra,

una terza ragione è perché i reperti della basilica paleocristiana, sotto la cripta della Cattedrale, dipendono dal museo in questione.

Ciò detto, quel che più conta è l’enorme valore storico di tele, quadri, paramenti sacri e altri reperti che, in buona parte, fanno luce su un evento fondamentale quale appunto è stato il Concilio di Trento.

2 giorni a trento: basilica-di-san-vigilio

Un fatto storico la cui importanza travalica l’aspetto religioso e investe direttamente il modo di sentire, pensare e interpretare la vita di milioni di persone senza che queste, in molti casi, ne abbiano piena consapevolezza.

Chiesa Santa Maria Maggiore

Trento vanta un patrimonio chiesastico di livello che, oltre a fare luce sulla storia della città, contribuisce notevolmente alle sue fortune turistiche.

Assieme alla Cattedrale di San Vigilio vale la pena visitare la Chiesa di Santa Maria Maggiore, distante dalla prima appena trecento metri.

Questa chiesa merita, soprattutto per due motivi:

la prima ragione è per gli scavi archeologici che hanno consentito di acquisire nuove informazioni sull’evoluzione della città dall’antichità al medioevo e la seconda per il ruolo avuto in occasione del Concilio di Trento.

Rispetto al primo punto è emerso che la chiesa venne edificata su un impianto termale, realizzato dai romani e che, nel corso dei secoli, ha subito diverse ristrutturazioni che ne hanno progressivamente diminuito la quadratura.

Quella che ammiriamo oggi è frutto della “visione” del Principe Vescovo Bernardo Clesio che impresse non solo all’edificio ma a larga parte della città una virata rinascimentale, passata appunto alla storia come “stile clesiano”.

Quanto al Concilio, invece, fece tappa presso la Chiesa Santa Maria Maggiore in occasione della processione solenne di apertura dei lavori e durante le congregazioni conclusive del 1562.

Per agevolare lo svolgimento dei lavori finali venne allestita, nell’unica navata della chiesa, una tribuna in legno riportata in diversi dipinti, tra cui il più famoso di Elia Naurizio, custodito nel Museo Diocesano Tridentino.

La chiesa fu arricchita nei secoli con opere di grande valore: l’esterno presenta un design simile al duomo, con un grande rosone circolare e un frontone triangolare decorato nella parte superiore.

Sulla porta, inoltre, ci sono alcuni deliziosi dettagli in stucco. All’interno ci sono invece moltissime decorazioni e magnifici altari barocchi. Sicuramente da vedere!

2 giorni a trento: chiesa-di-santa-maria-maggiore

La Torre Vanga: da baluardo militare a museo

Non lontano da Santa Maria Maggiore, la Torre Vanga difendeva, nel medioevo, l’accesso alla città dal lato del fiume Adige. Oggi l’antico edificio, risalente al Duecento, è stato ristrutturato e riqualificato per ospitare mostre fotografiche e importanti appuntamenti culturali.

2 giorni a trento: Torre Vanga

Poco distante dalla Torre Venga, ti consiglio di fare un salto a Piazza Dante dove potrai vedere il

Monumento a Dante

L’Italia è piena di celebrazioni al poeta fiorentino.

Quella di Trento, però, ha un significato diverso, poiché incrocia due questioni fondamentali tra loro collegate: il bilinguismo della regione (trilinguismo, considerando il ladino) e l’accesa dialettica tra i fautori dell’italianità del territorio e i fedeli dell’Impero austro-ungarico.

A volere il Monumento a Dante, infatti, fu uno dei più noti irredentisti di Trento, un certo Guglielmo Ranzi. L’idea fece seguito alla fondazione, nel 1886, della società “Pro Patria” il cui scopo era promuovere l’istituzione di scuole italiane entro i confini dell’impero austro-ungarico.

Ranzi, però, dovette attendere 10 anni per vedere coronato il suo sogno, facendosi egli stesso promotore, insieme ad altri, della raccolta fondi necessaria alla realizzazione della scultura.

L’opera, costruita dall’artista fiorentino Cesare Zocchi, venne inaugurata l’11 ottobre 1896.

La scultura, che raffigura Dante col braccio destro proteso verso le Alpi, poggia su un’imponente base in cui sono scolpiti diversi personaggi della Divina Commedia.

Sul piedistallo, inoltre, sono presenti numerose epigrafi, tra cui una dettata dallo stesso Ranzi e quanto mai rivelatrice dei sentimenti che ispirarono l’opera: “Inchiniamoci Italiani. Inchinatevi Stranieri. Deh! Rialziamoci Affratellati nella giustizia“.

2 giorni a trento: monumento-a-dante

Altro consiglio, dopo la visita del centro di Trento, puoi prendere la funivia di Sardagna, a soli 200 metri da piazza Dante verso il fiume Adige.

Con un volo di pochi minuti si raggiunge un belvedere a 600 metri d’altezza che si apre su tutta Trento e la Val d’Adige.

Se poi vai al tramonto, ancora meglio!! Trento ti stupirà con tutta la sua bellezza.

Via Belenzani e Via Manci: una passeggiata nel centro storico di Trento

E’ giunto il momento di lasciarsi alle spalle Piazza Duomo e di andare alla scoperta delle altre cose da vedere a Trento. Imbocchiamo via Belenzani, una delle strade principali del centro storico (che arriva fino a Via Roma), si conclude davanti alla facciata della Chiesa barocca di San Francesco Saverio.

Curvando a destra, ci si dirige verso via Manci, anch’essa piena di bei palazzi. Merita di essere citato, tra i vari, Palazzo Galasso di cui parla anche Goethe, costruito dalla famiglia Fugger e che pare sia stato costruito in una sola notte.

La leggenda vuole che il signor Fugger, per potere sposare una bella fanciulla, doveva costruirlo in una sola notte e così strinse un patto col diavolo che lo costruì al suo posto in una sola notte (per questo è chiamato anche “Palazzo del Diavolo”).

Una volta terminato il palazzo, il Fugger riuscì a liberarsi del malvagio, sposando così la bella donzella e godersi la nuova casa.

2 giorni a trento: palazzo-fugger

Materia affascinante questa delle leggende che raccontano, da nord a sud, di come alcuni essere umani abbiano stretto un patto con il diavolo per averne un tornaconto immediato e in tutte, alla fine, il diavolo sia stato sempre gabbato. Chissà, magari in futuro ne farò un articolo 🙂 .

Passeggiare lungo questa via significa ammirare le architetture raffinate e una selezione di edifici storici con bellissimi affreschi colorati, risalenti al XV e XVI secolo, tra cui Palazzo Thun, il Palazzo Municipale e la Casa Geremia.

Qui si trova anche l’ingresso alla Galleria Civica di Trento. Ma non solo: la via è anche ricca di negozietti particolari, dove poter acquistare souvenir della città, e meravigliose pasticcerie, dove assaggiare i dolci tradizionali!

Castello del Buonconsiglio

In apertura ho fatto cenno al ruolo della Chiesa nel consolidamento dell’autonomia locale.

Il riferimento era al Principato Vescovile di Trento, entità parastatale, retta dal vescovo cittadino (che così sommava potere religioso e secolare) in un complicato intreccio di relazioni col Sacro Romano Impero.

2 giorni a trento: castello del buonconsiglio

Questa istituzione che ha retto, per secoli, le sorti della città e che, dopo una prima fase in cui aveva sede presso Palazzo Pretorio, ha sempre avuto a sua sede ufficiale nel Castello del Buonconsiglio.

In realtà, quello che chiamiamo Castello del Buonconsiglio è la somma di edifici attigui costruiti nel corso dei secoli.

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2 giorni a trento: patrizia-2

Noi lo abbiamo visitato in lungo e in largo e ci è piaciuto tantissimo. Fra le tante cose viste ci ha colpito l’alto numero di stufe in ceramica: una più bella dell’altra!

Il nucleo più antico è Castelvecchio, celebre soprattutto per il cortile a loggiati sovrapposti e per la loggia veneziana, da cui si scorgono i principali monumenti della città.

Adiacente a Castelvecchio c’è Torre Aquila, la cui popolarità è dovuta al Ciclo dei Mesi, serie di affreschi murali realizzati da tal Maestro Venceslao e dagli storici dell’arte, considerato come una delle testimonianze più preziose della vita economica e sociale della città a cavallo tra ‘300 e ‘400.

Magno Palazzo (o Palazzo Magno), invece, è l’emblema del Rinascimento trentino, mentre la Giunta Albertiana rappresenta la stagione barocca.

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2 giorni a trento: vista giardini

Va detto che la storia del Buonconsiglio non termina con la fine del potere temporale dei vescovi.

Per dire, il Castello è stato teatro della morte dell’irredentista italiano Cesare Battisti, impiccato nel 1916 dagli austriaci che avevano eletto a tribunale militare, quella che, per secoli, era stata la residenza dei vescovi di Trento.

Oggi il Castello del Buonconsiglio di Trento è il polo principale di un sistema museale formato da 5 castelli in Trentino Alto Adige (gli altri 4 sono: Stenico, Beseno, Thun e Caldes). Per maggiori informazioni consultare il sito

Palazzo Roccabruna

Una sosta a Palazzo Roccabruna di Trento, da non confondere con Castello Roccabruna (sede del Municipio), è il modo ideale per concludere la visita al centro di Trento.

Questa raffinata ex dimora nobiliare del ‘500, restaurata nel 2004, ospita dal 2007 l’Enoteca provinciale del Trentino, con una collezione di oltre 60 etichette pregiate che comprendono anche grappe e distillati e vanno dal 1940 al 1980.

Si tratta di un’occasione unica per gli amanti del buon vino, ma anche per i buongustai, perché l’enoteca ospita ogni settimana eventi, visite guidate e degustazioni di prodotti tipici trentini, salumi e formaggi di malga, in abbinamento ai 100 migliori vini del territorio, il tutto con l’assistenza di sommelier.

Le antiche scuderie sono la sede di corsi di cucina, mentre il piano nobile è dedicato a mostre, rassegne ed eventi in tema con l’enogastronomia trentina.

La chiesa della Trinità

A poca distanza da Palazzo Roccabruna merita una visita la chiesa della Santissima Trinità, curiosa architettura che, con le sue ricche decorazioni barocche, si differenzia dalle altre chiese cittadine, legate al periodo rinascimentale. È dalla Trinità inoltre che partì la processione inaugurale del Concilio di Trento.

Continuando la nostra esplorazione immancabile è una visita alla

Contrada Todesca

Specificatamente Via del Suffragio, la riconoscerete per il suo lungo portico, è parte della Contrada Todesca che raccoglieva oltre via del Suffragio, anche via San Marco e Piazza della Mostra (proprio di fronte al Castello).

Pensa che questa strada, nel Duecento veniva chiamata Contrada dei Cappellari per via di alcune botteghe artigianali, specializzate in produzione di cappelli ed è nel Cinquecento che venne chiamata Contrada Todesca: era qui che abitavano soprattutto i tedeschi ed era una via molto trafficata per la forte presenza di osti, guidatori di carrozze e convogli ed era qui che si fermava a dormire e a mangiare la gente di passaggio.

Le Albere e Palazzo delle Albere

Le Albere è un meraviglioso quartiere progettato da Renzo Piano, grazie ad un progetto di riqualificazione della zona. Oggi è una delle aree più belle di Trento, con giardini e locali.

Nel quartiere si trova anche il Palazzo delle Albere, adiacente al MUSE.

2 giorni a trento: Palazzo_delle_Albere

Si tratta di una una villa-fortezza, risalente al ‘500, con 4 torrioni agli angoli e circondato da un giardinetto di pioppi con canali e vialetti.

Un tempo, questo palazzo era la residenza estiva dei Principi Vescovi Madruzzo e qui si tenevano numerosi eventi e tornei. Oggi il palazzo è visitabile all’interno e conserva meravigliosi affreschi raffiguranti paesaggi, castelli, i 12 mesi e tanto altro.

In questo quartiere si trova il MUSE, il museo delle scienze di Trento.

Il MUSE

Inaugurato nel 2013, il Museo delle Scienze di Trento dista circa un chilometro da Piazza del Duomo.

Poco più di dieci minuti per arrivare al cospetto di quest’edificio dalle forme avveniristiche, progettato anch’esso dal famosissimo architetto italiano Renzo Piano.

2 giorni a trento: muse

Il percorso espositivo si sviluppa su più livelli: dalla “Serra Tropicale” al piano interrato, dove sono esposti molti reperti fossili, alle “Alte Vette” al quarto piano, dove vengono illustrate condizioni e forme di vita dei ghiacciai alpini.

Per maggiori informazioni consultare il sito

Ti consiglio, dopo la visita al museo, di prenderti un po’ di tempo per passeggiare nel quartiere e nel Parco Fratelli Michelin, ideale per un picnic.

Se, invece, non ti va di spendere per visitare il museo, puoi raggiungere a piedi il Mausoleo a Cesare Battisti, il Doss Trento.

Con un camminata di circa 30/40 minuti, raggiungeresti la cima della collina dove si trova il monumento a pianta circolare con una superba vista su Trento.

Le spoglie di Cesare Battisti sono conservate proprio al centro del mausoleo, dalla forma circolare ripresa dall’arte classica.

Visitalo al tramonto: essendo il Mausoleo sempre accessibile, secondo me, è uno dei migliori momenti per visitarlo quando si vede il sole che tramonta dietro le montagne e i raggi che si riflettono sulle cime, creando uno spettacolo che solo la montagna può regalare.

Tra i vari musei presenti nella città, se sei un appassionato, ti consiglio di visitare il

Il museo dell’areonautica Caproni

Per gli appassionati di aviazione il nome Caproni è una vera leggenda. Il brillante ingegnere italiano che firmò i progetti di decine di aerei che hanno fatto la storia, aveva già allestito in passato un proprio museo dedicato all’aeronautica.

Ancora oggi, la collezione vive nel Museo Caproni, collocato proprio accanto all’aeroporto di Trento. Il Museo espone la prima collezione aeronautica al mondo, costituita negli anni Venti del Novecento.

Questa scelta, nel 1927, maturò nella fondazione del Museo a Taliedo, in provincia di Milano. La sua sede a Trento fu inaugurata nel 1992. Per ulteriori info clicca qui

Tra i tanti eventi che si susseguono nel corso dell’anno ce n’è uno per il quale Trento è famosa che si tiene a dicembre, nel periodo natalizio.

I mercatini di Natale

Nel periodo che va dall’Immacolata all’Epifania, Trento registra il tutto esaurito.

In città l’atmosfera natalizia è davvero magica. Gli espositori, con le tipiche casette di legno, si dispongono in Piazza Fiera, Piazza Cesare Battisti, Piazza Santa Maria Maggiore per vendere i loro prodotti tipici.

E che siano davvero tali non c’è alcun dubbio!

Diversamente da altre località dove viene spacciato per tipico ciò che non lo è, a Trento enogastronomia, ceramica, souvenir e quant’altro sono rigorosamente prodotti in loco.

Perciò, venire in vacanza a Trento, durante le festività natalizie è, senza dubbio, tra le cose da fare.

Che il Mercato di Natale a Trento sia ormai un brand a tutti gli effetti, lo dimostra anche il sito dedicato a cui rimandiamo per gli approfondimenti del caso

E se ti chiedi “Cosa mangiare a Trento” posso solo dirti che Trento è una città di confine, ricca di storia e dal passato importante: la tradizione mitteleuropea e l’orgoglio montanaro si fondono alla perfezione nella sua cucina: robusta, saporita, profumata.

Tra i salumi tipici c’è la carne salà (carne salata): carne di vitello, maiale o pecora essiccata e insaporita con sale, alloro, ginepro, rosmarino, e tagliata a strisce sottili, accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso.

Tra i formaggi più famosi c’è il Puzzone di Moena, un formaggio a pasta semidura, dal sapore molto caratteristico, che prende il nome dalla sua fermentazione.

Si assapora prima del dolce, fuso sulla polenta e come ripieno della pasta fresca.

Tra i primi non possono mancare i Canederli, palline di pane, speck e formaggi serviti in brodo di carne o con salvia e burro fuso, e il Brò brusà (brodo bruciato), un denso brodo abbrustolito a base di acqua e farina e olio, ideale per accompagnare la pasta o i legumi.

Sulle tavole di Trento non manca mai la polenta gialla, rigorosamente mescolata a mano, accompagnata dal Grana Trentino.

Una curiosità: la polenta del giorno prima è gustosissima anche a colazione, cosparsa di zucchero.

Tra i secondi trionfano i piatti di carne, primi fra tutti quelli di selvaggina, come le costolette di capriolo, seguite dal dolce di Trento per eccellenza: la fortaia de pomi, torta di mele.

Ma che cosa bere? Il Trentino è famoso in tutto il mondo per i suoi vini.

Da assaggiare (e magari portare a casa): Marzemino, Merlot, Pinot Grigio, Müller Thürgau.

A questo punto ti starai chiedendo come arrivare a Trento…nulla di più semplice:

Come arrivare a Trento

Per auto, moto e camper il riferimento è l’Autostrada Brennero-Modena A22, collegata a sud con la A1 Milano-Napoli e la A4 Milano-Venezia. Per parcheggiare l’ideale è a Piazza Fiera.

Dalla A22 si diramano le strade statali per raggiungere ogni vallata.

La rete viaria del Trentino presenta generalmente strade ampie e comode, e le condizioni di percorrenza invernali sono tenute sotto costante controllo.

Tutti i treni a lunga percorrenza italiani ed europei fermano nelle due stazioni principali delle città di Trento e Rovereto.

Per chi, invece, volesse raggiungere Trento in aereo può atterrare a Bolzano, Verona, Bergamo, Venezia o Milano e raggiungere il Trentino, in un tempo compreso tra una e due ore, scegliendo tra l’autonoleggio, i servizi di bus-navetta o il trasporto ferroviario.

I dintorni

Se hai ancora un po’ di tempo a disposizione e preferisci alla città scoprire i dintorni di Trento, ti segnalo una passeggiata al Monte Bondone e al Lago Toblino.

Monte Bondone e Valle dei Laghi

Trento non è solo storia e cultura ma offre interessi naturalistici di grande rilevanza.

Il Monte Bondone, noto come l’Alpe di Trento, domina la città a ovest e si eleva per oltre 2.100 metri sul livello del mare. Famose sono le tre cime del Monte Bondone e la Valle dei Laghi.

Questi luoghi possono soddisfare tutti gli appassionati di attività outdoor. Nel periodo invernale, si possono praticare sci alpino e di fondo mentre, con la bella stagione, ci sono moltissimi percorsi di trekking, arrampicata, senza dimenticare fantastici tracciati per gli amanti della mountain bike e per chi prediliga gli sport acquatici come canoa, kayak e vela.

Il Monte Bondone si trova nella località di Cavedine, a circa 15 km da Trento e lo si raggiunge in auto da Trento, tramite l’A22, uscita Trento Sud, seguendo la direzione M. Bondone e Lago di Garda, lungo la SS 45 fino a Sardagna.

Mentre in autobus, dall’autostazione di Trento, si raggiunge il Monte Bondone con autobus di linea e un servizio navetta in circa 30 minuti.

Il Lago di Toblino

Il Lago di Toblino, invece, si trova a circa 15 km a ovest di Trento e merita una visita perché è considerato uno dei più romantici di tutto il Trentino.

2 giorni a trento: noi al lago di toblino

Racchiuso da vigneti e boschi, il Lago di Toblino è circondato da colline verdeggianti e si presenta agli occhi del visitatore, all’improvviso, immerso in un’atmosfera fiabesca grazie anche al suo castello che domina il lago.

Il Castello di Toblino risale al 1300 e oggi è un esclusivo ristorante e, grazie alle particolari condizioni climatiche, il Lago di Toblino è tutelato dalla provincia autonoma di Trento: la protezione delle montagne e la vicinanza con il Lago di Garda creano infatti un ambiente unico: sulle sue sponde crescono gli ulivi e qui si possono incontrare tante specie di uccelli migratori, come il Germano Reale e l’Airone Cinerino.

2 giorni a trento: il lago di toblino

Per arrivare al Lago di Toblino, distante circa 16 chilometri da Trento, occorrono circa venti minuti tramite la statale SS45 bis, verso il Lago di Garda. In alternativa c’è un bus diretto linea B205 dalla stazione di Trento alla fermata Due Laghi-Hotel Miralagh (30 min).

Il lago è bello e romantico in ogni stagione ma, per certi versi, il periodo più bello per visitarlo è in autunno quando il lago raggiunge il suo apice di bellezza.

I momenti migliori per visitarlo sono la mattina presto e verso il tramonto, quando la luce presenta ottime caratteristiche per scattare meravigliose foto.

Altro da vedere se ne hai il tempo è

L’Orrido di Ponte Alto

L’Orrido di Ponte Alto è un meraviglioso canyon scavato tra la roccia, in migliaia di anni, dove scorre il Torrente Fersina.

Si tratta di una delle attrazioni più amate di tutta Trento e della zona circostante, quindi non puoi assolutamente perderlo.

Inoltre, oggi il percorso è di nuovo aperto dopo importanti lavori nel 2015 e può essere percorso in totale sicurezza, ovviamente sempre con una guida!

Si tratta di un’attrazione naturale adatta a tutti, il percorso infatti è molto semplice e non dispone di alcuna criticità.

Qui potrai ammirare due cascate di oltre 40 metri, nate in seguito a delle opere idrauliche, effettuate nel 1500, con lo scopo di ridurre le alluvioni in città causate dal torrente.

Il sito si può visitare solo tramite visita guidata per ovvi motivi di sicurezza, ma è aperto solo nei weekend, quindi ti consiglio di prenotare la visita il prima possibile.

Card, sconti e info utili

Il Museum Pass di Trento e Rovereto offre l’accesso gratuito a tutti i musei e castelli di Trento, Rovereto e dintorni e l’utilizzo illimitato dei trasporti pubblici urbani, extraurbani e le tratte ferroviarie in Trentino.

Si acquista online o in loco ad un costo di 22 euro per 48 ore di validità.

Se oltre a Trento, hai in programma un itinerario in altre località della regione, puoi valutare l’acquisto di una Trentino Guest Card, un pass turistico che consente di entrare gratuitamente nei principali musei della regione, tra cui MuSe e Mart, castelli e parchi naturali, utilizzare gratuitamente i trasporti pubblici, comprese le funivie, e usufruire di sconti su servizi come visite guidate e degustazioni.

La Card è gratuita per chi soggiorna almeno 2 notti in uno degli hotel convenzionati, in alternativa si può acquistare online o presso gli uffici di informazione turistica al costo di 40 euro.

Noi pur avendo preso una casa tramite Airbnb siamo stati fortunati in quanto il proprietario aveva aderito alla convenzione e ci ha fornito la card valida per tutto il periodo della nostra permanenza.

Ricorda però che se visiti Trento la prima domenica del mese, puoi usufruire dell’ingresso gratuito su molti musei della città grazie all’iniziativa nazionale “Domenica al Museo”.

I musei a cui potete accedere gratis a Trento sono: il Castello del Buonconsiglio, Le Gallerie di Piedicastello, MuSe, Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni, Museo Diocesano Tridentino, Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas e Galleria Civica di Trento.

….e per finire!

Caro lettore, la città di Trento, oltre a essere stata una piacevole scoperta, a mio parere, è una delle città più caratteristiche del Trentino.

Non è da sottovalutare la possibilità di visitare il suo centro storico comodamente a piedi, dato che è chiuso al traffico e i suoi dintorni non sono da meno alle bellezze cittadine.

Trento merita di essere visitata.

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Ciao!

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