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2 Giorni in Molise

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2 giorni in Molise visitando i borghi di Agnone, Pescolanciano, Carovilli e Pesche.

Ben trovato caro lettore! Oggi ti racconto dei 2 giorni in Molise che abbiamo trascorso alla scoperta di alcuni borghi in provincia di Isernia: Agnone, Pescolanciano, Carovilli e Pesche.

Il Molise è una regione che forse non è sulla bocca di tutti, come per esempio l’Abruzzo, ma credimi, ha tantissimo da offrire!

Seguimi e sarai incuriosito a conoscerla meglio, perché merita davvero.

La motivazione per questa gita è stata una manifestazione che si tiene ogni anno ad Agnone, chiamata “‘ndocciata” che ti descriverò più avanti.

Così, insieme ai nostri amici fotografi Francesca e Massimo (ormai inseparabili compagni di avventura!), abbiamo organizzato un programmino di due giorni per visitare alcuni borghi che distano al massimo mezz’ora di macchina dal nostro alloggio.

L’alloggio aveva sede a Belmonte del Sannio, un piccolo borgo a pochi chilometri da Agnone, prenotato tramite Booking.

Partiti di buon’ora da Napoli, dove viviamo, la mattina del sabato, in direzione della prima tappa che dista a poco meno di due ore: il borgo di Pescolanciano.


2 giorni in Molise: cosa vedere a Pescolanciano

Pescolanciano è un vero gioiellino, un piccolo borgo incastonato tra due vallate, circondato da boschi di faggio, colline terrazzate e pascoli a perdita d’occhio. Un paesaggio davvero suggestivo!

Qui si trova il famoso Castello d’Alessandro, appartenuto ai Duchi di Pescolanciano.

2 giorni in molise: panorama e castello

Immagina: arroccato in cima a una rupe, proprio ai piedi del monte Totila in una posizione strategica. Incredibile!

Questo castello ha una storia antichissima: pare che sia stato costruito su un sito fortificato già in epoca sannita, ma alcuni documenti fanno risalire le fondamenta addirittura all’epoca di Carlo Magno, intorno all’810.

2 giorni in molise: entrata castello

Praticamente, una fortezza inespugnabile, protetta su tutti i lati da rocce a strapiombo sulla valle.

La sua forma è esagonale, con un’imponente torre maestra che, in caso di attacchi, offriva una visuale completa su tutta la valle.

Per un bel pezzo della sua storia, la fortezza di Pescolanciano è stata sotto il dominio della famiglia Carafa, che ci ha vissuto per ben 300 anni!

Durante il loro “regno”, hanno fatto costruire dei magazzini sotterranei, un intero piano dedicato alla famiglia e l’ultimo piano per la servitù.

Hanno anche arricchito la cappella gentilizia con opere sacre di grande valore, tra cui l’urna di Sant’Alessandro.

L’accesso al castello avveniva (e avviene ancora) tramite un ponte levatoio che conduce al portone d’ingresso. Su questo portone c’è incisa la data 1805: l’anno di un forte terremoto che, purtroppo, danneggiò una parte della struttura. Infatti, negli anni successivi, il castello è stato restaurato, divenendo una lussuosa dimora.

Attualmente, è parte di proprietà della famiglia d’Alessandro e parte del Comune di Isernia.

2 giorni in molise: scorcio

Quando siamo giunti era temporaneamente chiuso, per cui non è stato possibile visitarlo ma, se ti trovi da quelle parti, magari sei più fortunato di noi.

Oltre al castello, ti consiglio di visitare la chiesa di San Salvatore e, in particolare, la statua della Madonna Addolorata, un’opera incredibile, scolpita con un realismo impressionante da Paolo Di Zinno nella seconda metà del 1700.

Questi borghi sono piccoli per cui si visitano abbastanza rapidamente.

2 giorni in molise: scorcio2

Ultimato il giro di Pescolanciano, ci siamo diretti alla volta di Carovilli.


2 giorni in Molise: cosa vedere a Carovilli

Carovilli è un paesino davvero carino, costruito attorno a una rupe, proprio alle pendici del monte Ferrante.

2 giorni in molise: panorama carovilli

Immagina un po’: tutto intorno, boschi fitti e tanti pascoli, quelli che una volta usavano i pastori per la transumanza. A noi è piaciuto molto perderci tra le viuzze di Carovilli, guardare i portali delle case, fare un giro tra le botteghe degli artigiani fino ad arrivare al centro storico, il cuore pulsante del paese, dove si svolge la vita di tutti i giorni.

Nella piazza principale c’è la chiesa di Santa Maria Assunta conopere d’arte che risalgono al ‘500 e ‘600. Troverai un’acquasantiera in pietra con scolpito un serpente, simbolo del male che soffre nell’acqua benedetta e anche il busto in legno di Santo Stefano del Lupo.

A due passi da lì, vedrai la torre civica, alta 13 metri che, fino a non molto tempo fa, era usata come fortezza e la fontana di Bacco, realizzata in ghisa.

2 giorni in molise: scorcio e fontana
2 giorni in molise: chiesa e torre

Se ti piace la natura, Carovilli è il posto giusto! Puoi fare delle bellissime passeggiate e anche delle escursioni a cavallo.

2 giorni in molise: scorci

Puoi raggiungere i resti della chiesa di San Nicola, nella frazione di Castiglione di Carovilli, che noi, purtroppo, per mancanza di tempo non abbiamo potuto vedere.

Ci hanno riferito che si trova su un promontorio fortificato e da lì si vede un panorama mozzafiato! Così come potresti andare a vedere la chiesetta di San Domenico di Cocullo, in cima a una collina. Questa chiesetta per secoli è stata un punto di riferimento per i pastori, durante la transumanza, perché vi si offriva da mangiare e un posto per dormire.

Qui abbiamo incontrato un abitante del luogo, come noi, appassionato di fotografia che ci ha consigliato di visitare un altro borgo, non molto distante dalla nostra meta finale, Pesche.

Pertanto, abbiamo un po’ rivisto i nostri programmi iniziali e lo abbiamo incluso nel nostro percorso.

Lasciata Carovilli, ci siamo diretti verso Agnone, la meta principale.


2 giorni in Molise: cosa vedere ad Agnone

Agnone, è una cittadina deliziosa, situata nella parte nord della provincia di Isernia.

2 giorni in molise: noi ad Agnone

Sorge sui resti di un’antica città sannitica chiamata Aquilonia, ma è conosciuta da tutti come “la città delle campane“.

2 giorni in molise: panorama

Già il nome ti fa capire che qui l’artigianato, soprattutto quello del rame e delle sue leghe, è una vera e propria arte. Ne sono una prova l’Antica Fonderia Pontificia Marinelli e le Antiche Fonderie del Rame.

Partiamo dalla Fonderia Pontificia Marinelli, fondata addirittura intorno all’anno 1000.

2 giorni in molise: fonderie marinelli

È un’impresa familiare che ha avuto il privilegio di usare lo stemma pontificio sulle sue campane.

Infatti, è esposta a Roma quella realizzata per il Giubileo 2025.

2 giorni in molise: campana giubileo

Un vero gioiello dell’artigianato italiano! Una storia incredibile!

Per mancanza di tempo, non abbiamo potuto visitarla, ma ti consiglio una visita guidata da prenotare così potrai conoscere l’intero processo di creazione di una campana, dalla materia prima all’opera finita.

Proprio accanto alla fabbrica, c’è il Museo Internazionale della Campana che ospita la più grande collezione al mondo di bronzi sacri e la campana dell’anno Mille, un pezzo di valore inestimabile.

Un altro consiglio che ti suggerisco, se sei un appassionato di questo genere è di recarti, poco lontano da Agnone, scendendo per la valle del Verrino, a visitare le Antiche Fonderie del Rame che risalgono al ‘700 e sono conservate benissimo.

Troverai ancora i vecchi macchinari che funzionavano con la forza dell’acqua e gli strumenti che usavano per lavorare il rame e creare paioli, tinozze e piatti.

Il nostro obiettivo era quello di assistere all’evento serale della ‘ndocciata a cui miravamo da tempo!

Cultura e tradizioni

La ‘ndocciata è una festa popolare molto sentita che richiama moltissimi turisti provenienti da tutto il mondo e si svolge due volte nel mese di dicembre, di cui la seconda coincide con il 24 del mese.

Inoltre, agli inizi del mese di dicembre e, per il 2024, è stato il 7 si volge la terza edizione della “Festa dei fuochi rituali” dove diversi Comuni sfilano tra le strade del centro presentando i loro riti legati al fuoco.

Noi abbiamo assistito alla manifestazione il 14 dicembre, al calar delle tenebre, intorno alle 18, e parte dalla zona dove si trova il campo di calcio e l’ospedale e si snoda lungo Via Marconi, Via Roma e Via Matteotti lungo un percorso di circa un chilometro.

Se sei un semplice osservatore e vuoi scattare qualche foto ricordo, ti è sufficiente trovare un posto lungo la strada per osservare la processione, mentre se hai necessità di scattare fotografie, per uso professionale, ti consiglio di posizionarti, in un primo momento, dove i partecipanti si preparano per dare inizio al corteo e verso la fine poco dopo Piazza Unità d’Italia e all’incrocio con Viale XI Febbraio.

Sicuramente se vuoi scattare all’interno delle transenne che vengono predisposte dal personale preposto, per motivi di sicurezza, devi con un congruo anticipo, cercare di procurarti, attraverso email con richiesta motivata, alla Proloco un Pass fotografo e così potrai stare al centro della scena.

Si presume che questa tradizione contadina, associata al culto pagano e non religioso, si diffuse intorno all’anno 1000 ad opera dei contadini.

Consisteva nel camminare, durante la notte di Natale, lungo le vie cittadine, da un luogo di culto all’altro, con un lungo mantello nero a ruota e fascine di rami di abete bianco e ginestre essiccate avvolti, intrecciati e incendiati, disposti a ventaglio per illuminare il cammino.

Ci sono molte leggende inerenti alla tradizione delle ‘ndocce ossia torce di grandi dimensioni.

I contadini erano soliti scrutare ogni minimo particolare e segnale di buono o cattivo auspicio, basandosi sul crepitio delle torce e sulla direzione del vento.

Se soffiava da nord sui falò, auspicava un buon raccolto per l’anno seguente. 

Un altra leggenda narra che, durante il medioevo, il fuoco fosse l’elemento purificatore e un metodo efficace per allontanare le streghe dalle case dei contadini.

Pertanto, più le ‘ndocce emettevano il costante crepitio, dovuto alla combustione della resina presente sui rami di abete, e più le streghe evitavano di entrare nelle abitazioni.

Ecco come avviene la manifestazione:

Intorno alle 17, i partecipanti iniziano a prepararsi, direi davvero tantissimi, con gli abiti tradizionali, alcuni accompagnati anche da bambini per il corteo che anticipa la fiaccolata tradizionale.

Quando è tutto pronto, si dà fuoco alle torce e la sfilata ha inizio, per primi sfilano gli stendardi delle contrade e a seguire i bambini, le donne o famiglie dove rappresentano scene di vita quotidiana tutti con i loro costumi tradizionali

2 giorni in molise: bambini
2 giorni in molise: famiglie

Successivamente, tra il fragore generale iniziano a sfilare i portatori delle ‘ndocce, avvolti nei loro grandi mantelli neri, secondo un ordine prestabilito, cominciando dai ragazzi che, a seconda dell’età, portano una o due ‘ndocce più piccole e meno pesanti rispetto a quelle degli adulti.

Di solito questi sono figli dei portatori delle ‘ndocce, per cui anche questa è una tradizione che viene tramandata di generazione in generazione.

2 giorni in molise: ndocciatori

I portatori sono tutti maschi, non sono previste portatrici donne, non so se a causa del peso o perché così vuole la tradizione.

Dopo i ragazzi, cominciano a sfilare gli adulti con le ‘ndocce in numero sempre maggiore, più grandi e pesanti.

2 giorni in molise: ndocciatori2

Ed è davvero uno spettacolo vedere sfilare questi ventagli di fuoco lungo la via principale!

Segno di forza e rispetto è il numero delle ‘ndocce che ogni portatore riesce a portare, pensa che il record quest’anno è stato di 36 ‘ndocce portate da un solo uomo.

In alcuni casi, vi sono delle ‘ndocce doppie, cioè portate da due ‘ndocciatori.

2 giorni in molise: ndocciatori3

È fantastico osservare le evoluzione che spesso fanno in gruppo o da soli, con le loro torce mentre le trasportano.

Occorre stare attenti mentre sfilano perché nelle evoluzioni si accostano abbastanza a coloro che assistono oltre le transenne.

2 giorni in molise: ndocciatori4

In ogni caso, il personale preposto, per motivi di sicurezza, tiene bene in vista estintori per eventuali emergenze.

Al termine di questa processione, giunti al luogo di raccolta le cinque contrade: Guastra, Capammonde e Capaballe, Sant’Onofrio, Colle Sente, San Quirico si riuniscono e tutte le ‘ndocce vengono accatastate insieme per dare seguito al grande “falò della fratellanza”.

Sul sito ufficiale dell’evento puoi ricavare maggiori informazioni ed eventualmente contattare gli organizzatori per poter partecipare alle prossime edizioni.

La domenica mattina, abbiamo con calma girato per Agnone tra le viuzze del centro storico e abbiamo notato una forte influenza veneziana nel quartiere Ripa, chiamato anche il borgo veneziano.

Questo quartiere è nato intorno al 1140, grazie alla potente famiglia Borello, Conti di Pietrabbondante e capitani di ventura di Venezia, che portarono qui tanti artigiani veneziani esperti nella lavorazione del rame.

Questa influenza si vede bene nelle botteghe storiche e nell’Antica Bottega Orafa in Corso Garibaldi, ma anche nella chiesa di San Marco Evangelista, costruita in stile romanico ma con interni barocchi.

2 giorni in molise: chiesa di san marco evangelista

Agnone ha ben 13 luoghi di culto, segno della grande devozione degli abitanti.

Tra questi spicca la chiesa di San Francesco, un monumento nazionale di grande interesse storico.

Fondata nel 1343 dai frati minori francescani, ha uno stile gotico all’esterno, con un bel portone e un rosone imponente sulla facciata.

2 giorni in molise: chiesa di san francesco

L’interno, invece, è in stile barocco-rinascimentale, con una sola navata e otto altari laterali.

Ci ha colpito l’altare maggiore, decorato con tasselli di marmo pregiato e i due altari vicini dedicati a Sant’Antonio e all’Immacolata Concezione.

Se alzi lo sguardo verso la cupola, vedrai quattro balconi e pareti decorate con immagini di profeti e una colomba che rappresenta lo Spirito Santo.

Non puoi andare via da Agnone se non acquisti qualche specialità del luogo, hai da scegliere tra caciocavallo e formaggi tipici o soppressate.

Eccoci pronti per il nostro prossimo borgo!


2 giorni in Molise: cosa vedere a Pesche

Arrivati nei pressi del vecchio borgo di Pesche, ci si è presentato davanti uno spettacolo incredibile perché questo affascinante borgo del Molise ha una sua particolare conformazione “a libro” o “a presepe” con case costruite a gradoni sulla montagna.

2 giorni in molise: panorama di pesche

Superato il primo stupore, ci siamo inerpicati “con la macchina” per raggiungere il centro storico.

La particolarità di questo borgo è la particolare architettura e l’atmosfera che si vive.

2 giorni in molise: scorcio pesche

Visitarlo in questo periodo è stato speciale perché lungo il percorso in salita, erano allestiti in piccoli anfratti presepi di tipi diversi o decorazioni natalizie artigianali.

Abbiamo visto varie chiesette, purtroppo chiuse, forse perché era di domenica ma magari tu sarai più fortunato di noi.

2 giorni in molise: chiesa pesche

Ti segnalo quelle che sono presenti e potrebbero valer la pena di essere visitate: la Chiesa della Madonna del Rosario; costruita nel 1593 e restaurata nel ‘700, la Chiesa di San Michele Arcangelo risalente al 1700 e la Chiesa di Santa Maria dei Bagni dove è possibile ammirare un dipinto del 1500 raffigurante una Madonna del Bagno.

Continuando a salire verso la sommità del borgo, siamo giunti ad una piazzetta panoramica sul paesaggio circostante, dove erano presenti delle Croci stazionarie, sicuramente suggestive e da lì, proseguendo sulla salita, siamo arrivati, inerpicandoci tra la strada dissestata, ai resti del castello longobardo, dove sono ancora visibili la torre di architettura normanna, due porte di accesso e le tracce delle mura perimetrali e delle abitazioni medievali.

2 giorni in molise: croci stazionarie
2 giorni in molise: torre normanna pesche

Ovviamente da lì si può godere una magnifica vista panoramica che spazia fino a Isernia.

Sicuramente Pesche è stato un borgo interessante, che suggerisco vivamente di visitare.

Terminato il nostro giro, ci siamo avviati verso Isernia alla ricerca di un ristorante dove rifocillarci.

Sazi e felici abbiamo ripreso la strada del ritorno in direzione casa.

Bene, caro lettore, questo articolo dei 2 giorni in Molise è giunto al termine.

Sono stati due giorni intensi di scoperte e, per fortuna, con il tempo sereno che ci ha permesso di seguire il nostro programma.

Il Molise ha molto da offrire e cercheremo di scoprirlo con te.

Ora non mi resta che salutarti e invitarti a continuare a seguirci per i nostri prossimi racconti di viaggio.

Perché, diciamocelo, viaggiare e scoprire nuove realtà rende felici.

È un modo per aprire la mente, conoscere culture diverse, ammirare paesaggi mozzafiato e arricchire il proprio bagaglio personale.

E, già che ci siamo, ti invito anche a condividere questo articolo con i tuoi amici e contatti che potrebbero trovare ispirazione per organizzare un viaggio da queste parti!

Quindi, non mi resta che dirti… alla prossima avventura! Ciao!

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