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2 giorni al lago di Barrea: il lago e i borghi dei cervi dell’Abruzzo
Ben trovato, caro lettore, oggi voglio raccontarti un’esperienza insolita che a me e a Patrizia ha divertito tantissimo.
L’occasione: l’incontro con amici praticanti di SUP che avevano deciso di trascorrere un weekend in campeggio sul Lago di Barrea e che ci avevano invitato ad unirci a loro.
La nostra esperienza di campeggio risaliva a svariati anni fa e, pur non possedendo il SUP perchè armati di Kayak, ci siamo uniti a questo gruppo e abbiamo iniziato la nostra avventura.
Anzichè utiilizzare la nostra solita piattaforma siamo andati al Campeggio “Colle Ciglio”, sito in Barrea, è quanto di più spartano si possa trovare ma, forse, anche per questo motivo oltre che, per essere direttamente sul lago, aveva un fascino tutto particolare.
Ritrovarsi alle prese con il montaggio della tenda è stato un po’ come ritornare indietro nel tempo tra picchetti ed altro!
Chi tra gli amici si ingarbugliava tra tiranti e bastoni o cerchi di tende e chiedeva aiuto, chi non sapeva proprio da che parte iniziare e la collaborazione e le risate si scatenavano a go-go.
Predisporre il materassino ed i sacchi a pelo per la notte che si apprestava a scendere ci faceva sentire come giovincelli incuriositi a ciò che stavamo vivendo.
Immagina l’emozione di potersi svegliare alle prime luci dell’alba, aprire la zip della tenda e trovarsi innanzi questo bellissimo lago con dei colori fantastici ed un’atmosfera spettacolare dovuta alle esalazioni che emanava il lago.
Incredibilmente fantastico!
Ma non finisce qui!
Poco più avanti della nostra tenda, in prossimità di un’altra tenda, assistere a qualcosa di assolutamente imprevedibile per noi: un magnifico cervo adulto con un palco di corna, davvero gigantesche, stava armeggiando con i rami di un albero cercando di farne cadere le fronde fresche e potere predisporsi ad una “prelibata colazione”.
Un’emozione indescrivibile!
Incuriositi ma anche un po’ timorosi non resistiamo a goderci lo spettacolo da un po’ lontano e cerchiamo con cautela di avvicinarci quel tanto da poterlo ammirare da più vicino e fotografarlo.
Non si poteva resistere a non scattare foto che immortalassero questo momento!
Il Lago di Barrea
Il lago è stato realizzato artificialmente negli anni Cinquanta del secolo scorso attraverso lo sbarramento del Fiume Sangro con una diga costruita presso la foce di Barrea.
Alimentato dal fiume Sangro e dai torrenti il Rio della Valle, Rio Acqua dei Monaci e Profulo ha una larghezza media di 500 metri ed una profondità massima di 35 metri.
Naturalmente il lago è balneabile e sulle sue rive c’è una vera e propria spiaggia chiamata “La Gravara” che è un gioiello del Parco Nazionale d’Abruzzo. Si tratta di una caletta dove le acque sono cristalline e lo scenario naturalistico è davvero formidabile con lago e montagne ad incorniciare la scena.
Pensa che “La Gravara” è stata inserita nella lista delle spiagge più belle d’Italia. Il litorale è in parte attrezzato con lettini e ombrelloni a noleggio.
La Gravara è uno dei tre punti del lago dichiarati balneabili, quindi se vuoi goderti una mattinata di relax in spiaggia qui puoi farlo tranquillamente.
Appena arrivi, trovi già pronti gli ombrelloni e i lettini mare del lido La Gravara. Insieme allo stabilimento c’è anche un bar-ristorante, che va così a completare l’offerta di servizi proposta dalla spiaggia.
Gli altri due tratti balneabili si trovano presso la località Convento e nei pressi del Campeggio Colle Ciglio.
Le giornate sul lago sono state fantastiche e, con il nostro kayak ed i SUP dei nostri amici, abbiamo potuto scoprirlo in tutti i suoi anfratti più nascosti.
È stato molto coinvolgente partecipare a questa esperienza in quanto tutti insieme siamo arrivati, dapprima verso la diga e, successivamente, abbiamo percorso l’intero lago attraversando tratti dove la vegetazione era così rigogliosa che ci costringeva per passare oltre di abbassare la testa e parte del corpo per non urtare contro rami bassi.
Ci sentivamo un po’ come “Indiana Jones” durante le sue avventure in mezzo ad una natura intricata!
Un’esperienza che consiglio a chi, come noi, ha uno spirito avventuroso se non si vuole solo accontentare del semplice e tranquillo bagno sulla spiaggia del lago.
Come se non bastasse, dal lago, con il nostro Kayak ed i loro SUP, abbiamo risalito una parte del fiume Sangro che rappresenta il maggiore affluente del lago e, nonostante l’acqua fosse ghiacciata, abbiamo voluto provare il brivido di una immersione nel fiume, davvero rigenerante ma, personalmente, da non ripetere :).
Inoltre le donne si sono anche divertite ad infangarsi il viso nella speranza di effetti benefici sulla pelle!
Purtroppo non è possibile fare un classico giro ad anello del lago di Barrea ma, comunque, offre un piacevole tratto di passeggiata lungo la sua sponda orientale, accanto alla strada statale 83 Marsicana.
Neanche a farlo apposta il percorso inizia dalla spiaggia La Gravara e termina all’altezza di un’area di sosta per camper, ed è lungo 1,5 km, una distanza ideale per un trekking tranquillo senza alcun tipo di difficoltà. Naturalmente ci sono anche le panchine, quasi sempre all’ombra!
Se sei un appassionato di tour in bicicletta, al termine della pista ciclopedonale, potresti proseguire fino all’ingresso del centro abitato di Barrea, percorrendo altri 2,5 km circa dall’area camper all’inizio del paese.
Durante la passeggiata sul lungolago sono poche le volte che camminerai vicino allo specchio d’acqua in quanto il sentiero si sviluppa all’interno di una grande area verde che, dalla fine di Villetta Barrea, si estende fino a Barrea.
Non mancano, comunque, dei punti panoramici sul lago e sul borgo omonimo.
Il punto panoramico per eccellenza da cui ammirare il lago è all’ingresso del Borgo di Barrea, nei pressi di un ampio parcheggio gratuito.
La vista da quassù è assolutamente spettacolare, sicuramente più bella del panorama che si gode affacciandosi da Villetta Barrea e da Civitella Alfedena, a mio parere.
Di fronte appare, in tutta la sua magnificenza, il monte Marsicano (2245 m) mentre alla sua sinistra, con il suo inconfondibile profilo a punta, vedrai il monte Amaro di Opi (1862 m). Se, con lo sguardo, risali lungo la catena montuosa, accanto al monte Amaro vedrai stagliare le vette delle montagne Sterpi d’Alto (1966 m), Boccanera (1982 m), Jamiccio (2074 m) e Jannazzone (1738 m).
Alla destra, invece, del monte Marsicano potrai ammirare la montagna di Godi (1951 m), la Serra Rocca Chiarano (2171 m) e il monte Chiarano (1906 m): la prima sovrasta Villetta Barrea, la terza, invece, il borgo di Barrea.
Devi sapere che in questa zona è di particolare importanza l’avifauna presente.
Inoltre, in questa zona, nidificano specie di aironi, germani, gallinelle d’acqua e martin pescatori, mentre trovano qui un punto di sosta delle specie migratrici come l’alzavola, il fischione, il germano reale e il moriglione.
Altra cosa non meno importante: sapevi che il Lago di Barrea è il luogo preferito dei cervi all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo?
Il territorio intorno al lago è l’habitat ideale per i tanti cervi che popolano l’area protetta e non è difficile incontrarli presso le sue sponde.
I cervi furono reintrodotti nel Parco, all’inizio degli anni 70, quando questa specie era quasi del tutto scomparsa.
Il successo di tale operazione di ripopolamento è ben visibile proprio nel territorio del lago di Barrea dove, sembra, che un vero e proprio insediamento di cervi pascoli liberamente tra i boschi e le radure del posto.
La discreta presenza di cervi in questo angolo d’Abruzzo frequentato da turisti ed escursionisti, ha reso gli animali molto confidenti nei confronti dell’uomo.
Noi possiamo testimoniarlo!
Dicono che, a Villetta Barrea, i cervi siano talmente di casa da essersi impadroniti della villa comunale e da poterli, a volte, persino trovare lungo le vie principali del borgo nella quasi indifferenza degli abitanti del paese.
Nel pomeriggio ci siamo dedicati alla visita del piccolo Borgo di Barrea.
Cosa vedere a Barrea
Barrea sorge a 1060 metri di altitudine, in una posizione scenografica davvero invidiabile. Trovandosi all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo e, affacciandosi sull’omonimo lago, puoi immaginare quanto possa essere suggestivo il contesto paesaggistico.
Anche se il territorio di Barrea vide la presenza umana già a partire dell’era preistorica, i Barreani, discendono dalle antiche popolazioni Sannitiche che abitavano queste vallate per poi essere colonizzati in epoca romana.
Con la cristianizzazione e la diffusione del monachesimo benedettino cessò lo spopolamento. Un primo edificio stabile nella valle di Sangro fu rappresentato da un monastero benedettino dedicato a San Michele Arcangelo, costruito agli inizi dell’VIII secolo.
Dopo quasi due secoli di pace e prosperità il monastero venne distrutto totalmente dai Saraceni all’inizio del X secolo.
Dal 1017, anno in cui i possedimenti benedettini furono ceduti all’Abbazia di Montecassino, si attesta la fondazione di un primo nucleo abitato, futuro borgo di Barrea.
Leorigini del paese sono, tuttavia, legate alle incursioni unne che spinsero gli abitanti del luogo a rifugiarsi nella parte alta, proprio a ridosso di un monastero benedettino.
Gli abitanti della zona iniziarono così a costruire case dall’aspetto inespugnabile che sono, tutt’oggi, visibili.
Ed è stato piacevole passeggiare per queste stradine scoprendo angoli interessanti!
Infatti, il centro storico presenta il tipico impianto urbanistico-medievale in cui le abitazioni del paese nacquero come case-mura, addossate le une alle altre, intorno al nucleo originario costituito dal castello.
In seguito, si alternarono numerosi eventi storici e svariate famiglie nobili fino al 1806 quando il sistema feudale fu soppresso e il Ducato di Barrea cessò di esistere.
Nei decenni a seguire, la crisi generale di fine secolo diede vita all’emigrazione che, all’inizio del XX° secolo, vide la popolazione diminuire.
Due importanti eventi segnarono il destino del paese: la Seconda Guerra Mondiale ed il terremoto del 1984.
Quando scoppiò la guerra Barrea si trovò sul fronte, in quanto si affacciava sulla linea Gustav. Al termine della guerra, negli anni 50, la creazione del lago fece ripartire l’emigrazione a causa delle minori terre fertili a disposizione della popolazione.
In ogni caso questi eventi minarono radicalmente il tessuto sociale cittadino.
Grazie all’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo si assistette ad un graduale ritorno ai fasti di un tempo con il recupero del centro storico e ad una rivalutazione delle tradizioni culturali.
Inoltre il Parco ha consentito un ampliamento del turismo per i tanti escursionisti che vengono in zona alla ricerca di natura e di scorgere gli animali del bosco.
Tra i monumenti più caratteristici da visitare nel Borgo di Barrea ci sono:
Chiesa di San Tommaso Apostolo
Intitolata al santo patrono, risalente al 1200, è nel cuore più antico del Borgo. Architettonicamente presenta tre navate e interni in stile barocco.
Degni di nota gli affreschi della seconda metà del Settecento, gli altari realizzati con marmi policromi e un confessionale settecentesco.
Per quanto riguarda la facciata, troviamo un portale del tardo Rinascimento e il campanile ricostruito nel Settecento.
Vicino alla chiesa, puoi ammirare la “Fontana di Barrea” ben integrata in un muro che da’ verso le montagne del parco.
Realizzata in pietra con un arco a tutto sesto sorretto da due colonne laterali. Una piccola vasca contiene fresca acqua in uscita da due bocchette.
Luogo ideale per una piccola pausa e ammirare la graziosa piazza.
Chiesa della Madonna delle Grazie
Risalente al 1300, fu edificata sui resti di un edificio di culto antecedente. Pensa che, in seguito alla creazione del lago artificiale di Barrea, la chiesa si sarebbe trovata al di sotto del livello dell’acqua e, pertanto, fu ricostruita nel ‘900 nel posto in cui si trova tuttora.
Per la ricostruzione furono utilizzati gli elementi architettonici originari.
Castello medievale e fontana Mammarino
Il castello è un piccolo gioiello ed è uno dei monumenti più rappresentativi del borgo.
Domina il borgo da un’altura con le sue due torri, una più antica quadrata del 1200 e una rotonda del 1500 che sono diventate un segno distintivo della cittadina.
L’edificazione del Castello risale al XII secolo e fu voluta dai Signori Di Sangro, feudatari di Barrea.
Danneggiato dal terremoto del 1984, l’edificio oggi viene utilizzato per ospitare eventi culturali.
Proseguendo nell’esplorazione apparirà la Fontana del Mammarino, costituita da una muro con pietre ben incastrate tra di loro e due archi.
Uno piccolo, a sinistra, dove si trova la fontana vera e propria e l’altro, più grande, dove è collocato un lavatoio. La parte superiore forma un terrazzo raggiungibile tramite una scalinata.
Monastero Benedettino
L’antico monastero è un mirabile esempio di monastero-fortezza, fu fondato dai monaci benedettini nell’Anno Mille.
Attualmente si presenta in stato di abbandono ma, comunque, merita di essere visitato anche solo dall’esterno.
Necropoli
Nel territorio di Barrea si trovano i resti di una necropoli risalente al VII secolo dove si svolgevano riti funebri e l’inumazione dei cadaveri.
Pensa che la zona fu abitata, sin dall’età preistorica, e molto probabilmente si stanziarono qui delle tribù guerriere. Infatti con le ricerche archeologiche, oltre al vasellame, sono state rinvenute anche armi.
Gli altri Borghi
Come già scritto, vi sono altri due borghi, non meno belli, che si affacciano sul lago.
Villetta Barrea
Il primo è il suggestivo borgo di Villetta Barrea, sviluppatosi, intorno al 1300, attorno ad un castello eretto nella parte più alta del paese dove ora si trova il centro storico.
Passeggiando tra le vie del paese, potrai ammirare case in pietra, caratteristiche piazzette e palazzi signorili risalenti al Cinquecento e al Settecento, come il Palazzo Fontana e il Palazzo D’Orazio, oggi sede del municipio.
Già prima di entrare nel centro del paese si può notare la Torre medioevale che, risalendo al XV secolo, si presenta come una delle più antiche costruzioni del borgo, al cui interno ora si trova il “Museo della Chiesa di Santa Maria Assunta”.
Un’altra tappa interessante è il vecchio molino che sembra risalire al 1400 e che, oggi, è sede del Museo dell’Acqua.
Da non dimenticare, nei pressi del centro del paese, anche “il Baraccone”, un edificio risalente al XIX secolo, che costituisce un esempio di architettura rurale, adibito dal Comune a Museo della Transumanza.
Il secondo borgo è Civitella Alfedena.
Civitella Alfedena
è un grazioso borgo, noto per la pace e la tranquillità che si respira tra le sue stradine, caratteristiche che lo rendono una località da esplorare in maniera lenta.
Questo borgo è, spesso, scelto dai turisti per la posizione strategica che permette facilmente di raggiungere vari punti di interesse nella zona.
Situata a 1123 metri di altitudine, Civitella è riuscita a conservare il suo bellissimo centro storico che custodisce edifici del passato come la Torre cilindrica che era parte di un castello medioevale costruito a difesa della città.
Di particolare interesse anche la Chiesa di San Nicola, risalente al XVII secolo, caratterizzata da un esterno molto austero mentre un interno in stile barocco dove si trova un coro ligneo dell’Ottocento.
Non si può perdere una visita al Museo del Lupo, un centro naturalistico dedicato al lupo appenninico dove si trovano approfondimenti e materiali riguardo uno degli animali simbolo del Parco Nazionale.
A pochi metri dal Museo del Lupo, si trova l’Area faunistica del lupo dove è possibile osservare diversi esemplari di lupo in uno stato di semi-libertà e ascoltare i loro ululati.
Un’escursione imperdibile da fare è quella alla cosiddetta “Camosciara”., che ti consiglio caldamente di visitare.
La Camosciara
È un angolo di paradiso all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo. Dotata di parcheggio ma chiusa al traffico automobilistico, è un oasi aperta da aprile a ottobre che consente agli escursionisti sia pic-nic, che trekking e tour in bicicletta.
In questa riserva, potrai scorgere i camosci dal piazzale dell’anfiteatro di roccia, raggiungibile a piedi dopo qualche km di facile cammino o con il trenino messo a disposizione dalla cooperativa che gestisce l’oasi.
I camosci si affacciano sulle rocce in alto e non è raro avvistarli. Per questo è consigliato di portare con sè un cannocchiale.
Il percorso per arrivare all’anfiteatro, da cui partono i sentieri, è agevole e incantevole, fiancheggiato dal torrente Scerto che rende l’area ricca di biodiversità.
Come arrivare a Barrea
Per raggiungere Barrea, da nord, devi prendere l’autostrada A1, uscita Frosinone per Sora direzione P.N.A. (Parco Nazionale d’Abruzzo) e, successivamente, prendere l’ autostrada A24-A25, uscita Aielli per Pescasseroli, direzione P.N. mentre se vieni da sud devi prendere l’autostrada A1, uscita Caianello e, successivamente, prendere la Strada Statale 85, SS85var, SS652 e infine SS83.
Questo weekend, all’insegna dell’attività “sportiva”, sul lago con il kayak ed il gruppo di amici in SUP, ha rappresentato la possibilità di vivere a più stretto contatto con la natura ma anche l’occasione di conoscere alcuni dei borghi più belli che l’Abruzzo ha da offrire.
Questa Regione offre davvero tanto sia a livello culturale sia a livello naturalistico offrendo scenari diversi e tutti meravigliosi tra montagna, laghi, fiumi, borghi ma anche soggiorni marini, se vuoi altro per rilassarti.
Ora nel salutarti, come sempre, mi faresti cosa gradita se condividessi l’articolo “2 giorni al Lago di Barrea” sui tuoi social, dando l’opportunità ai tuoi amici di scoprire questa meta o di suggerirne altre.
Ciao!
Mi avete fatto venire voglia di tornarci magari non in tenda 😁 grazie🙏
Ciao Massimo, siamo felici che ti sia piaciuto l’articolo. Sicuramente è una esperienza da ripetere. Lo stare in tenda tutti insieme e potersi svegliare all’alba con il lago davanti e la natura tutt’intorno ha dato quel valore aggiunto che utilizzando un B&B, probabilmente, non avrebbe reso così “magico” il tutto.