Esiste un posto in tutta la Francia, che ho avuto la fortuna di visitare e non è poca, allo stesso tempo tanto bello quanto falso ma, pur sapendo che è pura finzione, merita lo stesso una visita perché, se lasci galoppare la fantasia, ti sembrerà di rivivere ai tempi degli antichi cavalieri o dei templari. Caro amico lettore, per questo motivo, seguimi e ti farò scoprire Carcassonne, l’antica terra dei Catari.
Se ti stai chiedendo chi erano i Catari o Albigesi, in quanto provenienti da Alba, ti accontento subito.
Indice dei Contenuti
I Catari
I Catari, esistiti tra l’anno 1000 e 1200, furono i primi “eretici” della storia, non perché confutavano le dottrine cristiane ma perché applicavano alla lettera l’insegnamento evangelico dettato dai Vangeli apocrifi.
Assolutamente pacifisti, trascorrevano le loro giornate in preghiera, considerando tutte le cose terrene come il male assoluto perché, secondo loro, create dal diavolo. Tutto ciò, ovviamente, era malvisto dal Clero che, a quei tempi e, permettimi di dire, anche oggi, non professava né amore per il prossimo né la povertà. Puoi ben immaginare come essi rappresentassero un pericolo per la chiesa cattolica, considerando che sempre più persone abbracciavano questa dottrina, “convertendosi” al catarismo.
Ti starai chiedendo cosa fece la chiesa per fermare questo movimento?
Semplice!
Nel 1209, il Papa di allora Innocenzo III, indisse una crociata contro gli Albigesi, durata circa trent’anni, al termine della quale i Catari furono praticamente sterminati.
Una leggenda vuole che a Montsegur, una tra le città distrutte dai crociati, durante un periodo di tregua, un manipolo di Catari riuscì a portare fuori dalla fortezza il tesoro con il Sacro Graal.
Questa però è solo una leggenda, la realtà invece è che, alla fine della tregua, tutti gli abitanti, donne e bambini compresi, furono impiccati e la città incendiata.
Così scomparvero i catari e la regione Occitania divenne francese e da questo periodo iniziò la sua lenta ma costante decadenza al punto che la fortezza venne totalmente abbandonata e nacque un’altra città che lentamente si trasformò in un vivace centro abitato.
Nello scoprire Carcassonne, quando ti aggirerai per le strade di questa città fortificata, ripensa a questa popolazione, colpevole soltanto di non essersi allineata ai dettami della Chiesa di allora.
Caro amico sei pronto a seguirmi in quest’avventura?
Bene! Allora prosegui nella lettura di questo resoconto e vedrai che non te ne pentirai!
Dimenticavo: anche qui, come sempre, ci siamo avvalsi di Airbnb per trovare il nostro alloggio e se vuoi usufruirne anche tu allora clicca qui.
Adesso parti alla scoperta della
Scoprire Carcassonne: La città bassa ovvero la Bastide de Saint Louis
Anche se meno famosa della città medievale, la cosiddetta città bassa, ovvero la parte nuova di Carcassonne, merita una visita, se non altro per avere uno sguardo di insieme su tutto ciò che ha da offrire.
Il centro storico, caratteristico con i suoi stretti vicoli, è forse la parte più interessante della città e la movida si trova lungo queste viuzze. Diversamente sembra quasi una città deserta.
Tra le cose più interessanti nello scoprire Carcassonne ti consiglio di visitare:
la Cattedrale di Saint Michel con un’unica navata centrale. A vederla sembra il risultato di un miscuglio di stili dove predomina quello gotico. Se vuoi fotografarla, invece, ti dico subito che sarà un’impresa non da poco perché è incastonata tra le viuzze;
la Chapelle de Notre Dame de la Santè, punto di inizio verso il cammino per Santiago di Compostela;
la Chiesa di San Michele, visibile da varie parti in quanto è l’edificio più alto della città.
Altri punti interessanti possono essere la centrale Place Carnot dove, praticamente, si concentra buona parte della vita cittadina e dove si affacciano vari ristoranti con al centro della piazza la Fontana del Nettuno.
Potresti iniziare la tua visita partendo da Place De Gaulle, attraversando il “Portail des Jacobins” e percorrendo Rue Courtejaire per arrivare alla sopra citata Place Carnot.
Se sei un amante di musei, nei pressi, c’è il Museo delle Belle Arti o “Musée dex beau arts” potrai così scoprire Carcassonne sotto il profilo artistico! Noi, per mancanza di tempo, lo abbiamo tralasciato per cui non so dirti molto se non che offre un viaggio attraverso l’arte francese lungo tre secoli dal 1600 al 1900, compresa una collezione di dipinti del ‘600 sull’arte fiamminga e olandese.
Potresti anche pensare di scoprire Carcassonne da un altro punto di vista ovvero facendo un giro in barca ed allora perché non approfittarne per regalarsi un bel tour sul Canal du Midi!
Pensa che questo canale scorre proprio attraverso Carcassonne e collega Tolosa al Mar Mediterraneo passando per Narbonne.
È uno dei più antichi d’Europa fu, infatti, realizzato da Pierre-Paul Riquet, addirittura all’epoca di Luigi XIV, il Re Sole, ed è divenuto Patrimonio Unesco dal 1996.
Per salire su uno dei battelli dovresti recarti al porto, alle spalle della Stazione, e scegliere uno dei percorsi disponibili.
Un’altra cosa che devi assolutamente vedere sono le cosiddette “Aigles de la Cité”, le aquile della città, provenienti da varie parte del mondo che, nel periodo primavera estate, sono oggetto di grande apprezzamento dei turisti, durante le loro esibizioni guidate dagli esperti.
La parte nuova di Carcassonne merita una breve visita ma sicuramente ti rimarrà molto più impressa la Citè medievale che, alla fine, è il vero obiettivo quando si arriva a Carcassonne.
Allora seguimi ed andiamo alla scoperta di questa città fortezza.
Scoprire Carcassonne: La Cittadella
Il modo migliore per avvicinarti alla città medievale è quello di partire da Place General de Gaulle, guardando il Portail des Jacobins, prendi la strada alla tua destra e, dopo circa quattrocento metri, svolta ancora a destra ed incamminati per Rue du Pont Vieux.
Ti appariranno davanti, in tutta la loro bellezza, le straordinarie mura della fortezza con le cinquantadue torri di avvistamento.
Sicuramente, come me, questo spettacolo che ti sarà apparso ti stupirà!
Partiranno a raffica le tue prime foto!
Dopo tanta emozione, superato il ponte vecchio, con un biglietto di 9€ potrai fare la visita al Castello e percorrere le mura in quanto il solo ingresso alla fortezza è gratuito.
Oltrepassa la Porta Narbonaise ed accedi all’interno della citè.
Sono comunque quattro, oltre la principale, le porte di accesso: Port d’Aude, Port du Bourg e Port Saint Nazaire.
Prima di proseguire, ti rammento alcuni accenni storici: sappi che i primi insediamenti nella zona risalgono a molti secoli avanti cristo ma è, intorno all’anno 100, con i romani che furono costruite le prime fortificazioni con il nome di Carcasum. Qualche secolo dopo, i Visigoti crearono ulteriori fortificazioni fino ma il massimo dello sviluppo si ebbe con i Saraceni, intorno al 1300.
Premesso ciò, il primo impatto recepito nello scoprire Carcassonne sarà quello che ti farà immaginare di essere in un mondo fantastico come quello di Disney per la full immersion della folla tra cui ti confonderai, sicuramente lontano dalla sensazione ricevuta girovagando per la Bastide.
Immagino già che tu sappia, e se non ne sei al corrente te lo dico io, che la fortezza è quasi totalmente ricostruita e ciò sicuramente le fà perdere un bel po’ del suo fascino originale.
Fu, infatti, l’architetto Eugene Viollet-Le-Duc che, nella seconda metà dell’ottocento, dopo secoli di abbandono, cominciò un’imponente opera di restauro che rese questa fortezza grandiosa come agli antichi splendori permettendole, dal 1997, di fare parte del Patrimonio Unesco.
Viollet aderiva alla corrente di pensiero che prevedeva un tipo di restauro estetico-creativo anziché di tipo conservativo.
Cosa significa ciò?
Ebbene sappi che questa corrente promuove una ricostruzione curata esteticamente delle rovine anche in mancanza di documentazione storica mentre la corrente di tipo conservativo che, oggi va in voga, prevede di alterare il meno possibile senza mascherare le tracce lasciate dal tempo sui monumenti.
Ciò gli permise di poter esprimere la sua creatività, progettando e costruendo la “sua” città, senza avvalersi di documentazione pregressa pur riuscendo così a non stravolgere l’essenza medievale della città.
E, direi, ha fatto un gran bel lavoro!
Appena entrato dalla porta narbonese, ti troverai davanti una statua con un busto di donna.
La Dama Carcas
Intorno a questa donna c’è una leggenda che devi assolutamente conoscere!
Durante le sue vicissitudini, Carcassonne è stata anche in mano saracene ed è in questo periodo che si colloca questa leggenda.
Il grande Carlo Magno era deciso ad impossessarsi della città e, a tale scopo, ne fece uccidere il re per, successivamente, porla sotto assedio per molti anni, decimandone l’esercito.
La vedova del re, per salvare il suo popolo, prese il controllo dell’esercito e resistette, per quanto possibile, con vari stratagemmi ma, nel momento in cui scarseggiarono i viveri, attuò un ulteriore stratagemma per demoralizzare definitivamente gli assedianti.
Fece ingrassare un maiale con gli ultimi viveri rimasti e, poi, lo gettò dalle mura in mezzo all’esercito nemico come regalo per i soldati di Carlo Magno, allo scopo di mostrare quante ricchezze e, soprattutto, quanti viveri ancora avessero tanto da potersi permettere di nutrire i maiali. Tutto ciò per dare l’illusione al nemico di potere resistere ancora tanto tempo.
Fu così che gli assedianti spaventati preferirono rinunciare e battere in ritirata. La regina ed il popolo esultarono e tutte le trombe della città risuonarono. Pare che i soldati nemici, voltandosi durante la ritirata, avessero esclamato “Carcas sonne” che tradotto vuol dire “Carcas suona” e da ciò sarebbe derivato poi il nome della città “Carcassonne”.
A questo punto, comincia con la visita al Castello o meglio lo
Lo Chateau Comtal o Castello Comitale
Costruito, per volere dei Trencavel, padroni della città dal 1000 al 1200, è anche chiamato Castello dei Catari. La struttura è composta da quattordici torri esterne, ventiquattro interne, feritoie, merli e massicce fortificazioni murarie che, unitamente ad un fossato, lo rendevano una fortezza dentro alla fortezza. Al suo interno potrai ammirare una grande sala con arcate gotiche.
Oggi è abbastanza spoglio dell’arredo originario, per cui potrai solo immaginare come vivessero, un tempo, i proprietari e con che tipo di mobilio ma, in compenso, nelle sale interne è presente il museo Lapidaire, molto ricco di reperti archeologici.
Terminata la visita del castello, prima di dedicarti all’esplorazione della citè, ti consiglio di visitare la Basilica di Saint Nazaire, uno splendido esempio di architettura gotica risalente all’anno mille.
La Basilica di Saint Nazaire
La prima cosa che sicuramente ti colpirà sarà, guardando su in cima, l’assenza di finestre. Già questo la rende affascinante e misteriosa. Davanti a te, invece, si estende un’unica grande navata centrale in stile romanico ed, in fondo, nell’abside una serie di vetrate colorate di pregevolissima fattura.
Questo magnifico capolavoro, pur subendo un pesante lavoro di restauro esterno, ha mantenuto all’interno, quasi intatta, la sua forma originale.
Ammira l’organo, tra i più grandi della Francia del Sud! In estate è il protagonista assoluto durante i concerti per organo che vengono, spesso, suonati le domeniche.
Alle spalle della chiesa, vedrai un anfiteatro all’aperto dove, spesso, vengono allestiti spettacoli di vario genere e che, un tempo, serviva ad allietare i cittadini.
Caro viaggiatore, adesso potrai finalmente passeggiare lungo gli spalti della cinta muraria, tra le merlature a diciassette metri di altezza e, se la giornata è limpida, vedrai in lontananza i Pirenei che si stagliano all’orizzonte.
Per salire sugli spalti potrai scegliere tra due percorsi che troverai nella cartina consegnata all’ingresso. In ogni caso, questa passeggiata, di circa tre chilometri, rappresenta l’occasione per ammirare gli spettacolari scorci panoramici verso l’esterno e la cittadella dall’alto al suo interno.
Ma non finisce qui!
Dopo continua la tua passeggiata per le lices, lo spazio in mezzo alle due cinte murarie, immaginando i cavalieri che, galoppando, si spostavano da un punto all’altro della città.
Adesso, senza meta, gironzola liberamente all’interno della cittadella, avventurandoti per tutti i suoi vicoli che si intrecciano sbucando in varie piazzette dove, spesso, pittoreschi ristorantini ti invoglieranno a farti prendere dalla gola.
Se la visiterai al tramonto, quando la gran massa di turisti comincia piano piano a scemare, potrai immaginare la vita condotta nel tempo passato e, entrando nella miriade di negozietti di artigianato e souvenir, penserai a quali botteghe, un tempo, occupavano questi spazi.
Se poi, come noi, ti recherai a Carcassonne ad agosto, avrai anche la possibilità di assistere alle manifestazioni storiche in costume e vedrai la città popolarsi di tende e cavalieri con armature, spade e scudi.
Per tua conoscenza, esiste anche un museo dell’inquisizione e della tortura da visitare.
Noi ne abbiamo fatto a meno in quanto abbiamo visto, diverse volte in altre città, musei simili.
Inoltre ci rende tristi pensare a ciò che è stato fatto agli uomini per far confessare peccati, molto probabilmente non commessi, ma estorti per sfuggire alle torture che si sarebbero inflitte.
Dopo questo lungo ma piacevole percorso, ti sarà venuta fame e, certamente, sia nella cittadella che alla Bastide, avrai solo l’imbarazzo della scelta su quale brasserie recarti.
Vorrei soltanto consigliarti di provare le “Coussoulet”, la specialità locale composta da carne di vario genere, di solito anatra o pollo con fagioli, stinchi o costine di maiale, salsicce di Tolosa e cotenne, il tutto cotto insieme e lentamente in una pentola. Una bomba gustosa!
Un’ultima chicca, riservata per il finale, sappi che qui è stato girato il famoso film con Kevin Kostner e Morgan Freeman “Robin Hood principe dei ladri” e quale location poteva essere più appropriata per rappresentare degnamente la Sherwood di Robin se non “Carcassonne”!
Ora non ti resta che scoprire Carcassonne organizzando, almeno, un weekend lungo, in questa splendida città, facilmente raggiungibile. Non ci sono voli diretti dall’Italia ma, atterrando nel vicino aeroporto di Tolosa, distante circa novanta chilometri, potrai poi prendere una navetta per arrivare alla città.
Bene mio caro amico viaggiatore, sono giunto alla fine di questo articolo.
Carcassonne è una meta estremamente turistica, finanche finta visto la sua completa “ricostruzione” ma paradossalmente è una città da visitare per quella sua magia che sa sprigionare se ti abbandoni a fantasticare su storie di cavalieri e duelli.
Non mi rimane che salutarti, invitandoti a seguirmi per nuove avventure!
Spero che apprezzerai il mio impegno nello scrivere articoli come questo e, pertanto, gradirei che lo condividessi sui tuoi social per contribuire alla crescita di questo blog.
A presto.