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Bruges: Cosa fare e cosa vedere

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Cosa fare e cosa vedere a Bruges

Ciao caro viaggiatore, oggi, per i tuoi viaggichesogni, dopo averti descritto Bruxelles, ti porto a visitare Bruges o Brugge come dicono i fiamminghi, romantica cittadina, da molti chiamata “Venezia del nord” anche se, di “Venezie del nord”, ne esistono decine. Ma cos’è che rende questa città, tipicamente medievale, così amata dai turisti tanto da inserirla nei programmi di viaggio per Bruxelles?

Bruges ed i suoi canaliComincio col dirti che l’acqua, per Bruges, al pari di tante altre città, nate sull’acqua, ha rappresentato molto di più di una cornice coreografica anzi ne ha segnato la storia e determinato la fortuna. Fu grazie a questa capillare rete di canali che la collegava con le altre maggiori città della Fiandre che Bruges, tra il Medioevo ed il Rinascimento, divenne un importante nodo commerciale tanto che durante il suo massimo splendore, era fu uno dei centri più importanti per il commercio, paragonabile alle moderne metropoli del sud-est asiatico come Hong Kong o Singapore.

Oggi questa piccola cittadina delle Fiandre belghe, dichiarata patrimonio dell’Unesco, complici i suoi canali ed i suoi ponticelli che collegano gli isolotti su cui è fondata, sa come incantare e come farsi amare. Purtroppo abbiamo avuto solo un giorno a disposizione per girarla per cui, caro viaggiatore, qualora tu ne avessi la possibilità ti consiglierei di rimanerci almeno due giorni in modo da gustartela non solo durante il giorno ma, soprattutto, la sera quando il sole inizia a tramontare e la luce si fa più calda, tingendo di rosso i canali e le facciate dei palazzi che si specchiano sull’acqua.

Poi il secondo giorno potresti visitare i suoi dintorni e spingerti fino al grande mare del nord.

Noi siamo partiti alla scoperta di questa bellissima città prendendo il treno dalla Gare Central di Bruxelles che, in poco più di un’ora, ci ha portato a destinazione e, giunti in stazione, abbiamo provveduto, presso il locale ufficio turistico, a munirci di mappa dove, peraltro, era già segnato un itinerario di massima con le cose più importanti da vedere.

Devo dire che, essendomi documentato prima, il mio programma quasi coincideva con quello della cartina per cui mi sento di consigliarti di seguirlo serenamente.

A questo punto non mi rimane che descriverti ciò che ho visto per cui se sei pronto non ti rimane che seguirmi in giro per Bruges.

Usciti dalla stazione, ci siamo incamminati seguendo le indicazioni per il centro città e, passeggiando per la Mariastraat, la principale via della città, ci siamo imbattuti nell’

Antico Ospedale di San Giovanni

L'antico Ospedale San Giovanni

Fondato nel 1150, è uno dei più antichi ospedali di tutta Europa ed anche uno dei meglio conservati considerato che ha 800 anni. In questo ospedale venivano accuditi non solo i malati ma anche i pellegrini ed i viaggiatori. Successivamente venne costruito anche il Monastero, pensa che come Ospedale è rimasto in attività fino al 1977. Oggi invece ospita il Museo Memling con capolavori da non perdere; così come merita anche una visita l’antica farmacia dell’ospedale posta fuori dall’edificio con il cortile interno circondato da un piccolo chiostro.

Finita la visita dell’ospedale prosegui per la strada principale e, tramite una stradina laterale, arriverai alla

Chiesa di Nostra Signora

Chiesa di Nostra Signora a BrugesUna delle più importanti di Bruges, magnifico esempio di stile gotico brabantino, qui due sono le cose che ti colpiranno, la prima, sicuramente esteriore, è rappresentata dall’altissima torre campanaria che, con i suoi 122 metri, svetta sulla città; la seconda, molto più importante, ha al suo interno l’unica opera di Michelangelo portata fuori dall’Italia quando egli era ancora in vita: la Madonna col bambino.

Una scultura, in marmo di carrara, alta 150 cm acquistata nel 1506 dalla famiglia Mouscron per adornare la propria toma all’interno della chiesa e che, ovviamente, rappresenta il pezzo forte della chiesa anche se vi sono altre sculture degne di essere menzionate come quelle che adornano le tombe di Carlo Temerario e la figlia, la Passione di Bernard d’Orley e la Vergine dei Sette Dolori di Isenbrandt oltre a varie tele preziose.

Come avrai modo di notare anche i dintorni della chiesa sono pittoreschi, caratterizzati dai vari canali navigabili.

Naturalmente, dopo aver visitato la Chiesa di Nostra Signora, il prossimo appuntamento religioso che ci attende è con la Cattedrale, quindi, sempre con cartina o google maps alla mano, incamminati verso la Cattedrale di San Salvatore, la più antica chiesa gotica in mattoni del Belgio, eretta fra il 1250 ed il 1550. Non mi dilungo molto sulla descrizione di questa chiesa anche perché, francamente, non c’è molto da dire ma una visita è d’obbligo.

Comunque, dopo aver fatto una breve visita alla cattedrale, non ti rimane che ritornare verso la chiesa di Nostra Signora e da lì basterà spostarti di poco per arrivare presso uno dei ponti più fotografati in assoluto, il

Ponte di San Bonifacio

Caratterizzato per la sua forma a “dorso d’asino”, è un piccolo ponticello circondato da alcune fra le case più antiche di Bruges. Ti dico subito che è il ponte più fotografato di tutta Bruges per cui, a meno che tu non vada la mattina presto, dubito riuscirai a trovarlo deserto. Sicuramente è ricco di fascino e poesia, considerato lo scorcio così caratteristico sui canali, credo sia difficile immaginare un luogo più romantico, infatti è soprannominato ”il ponte degli innamorati” in quanto si dice che molti ragazzi di Bruges vengano qui per dirsi il primo bacio.

Proseguendo nel nostro giro, ti consiglio, a questo punto, di dirigerti verso il cuore pulsante della città, sto parlando delle due piazze che meglio esprimono l’essenza stessa di Bruges

Il Markt (Piazza del Mercato)

Il Markt (Piazza del Mercato) di Bruges

Rappresenta il cuore pulsante di Bruges, questo ampio spazio circondato dalle tipiche case rosse con i tetti spioventi e dalle guglie appuntite, una volta, sedi delle corporazioni sin dall’epoca medievale, ospitava bancarelle di ogni genere, dal cibo alle stoffe, dove un tempo i commercianti svolgevano i propri affari oggi, invece, è il punto di maggior interesse turistico.

Passeggiando per la piazza potrai vedere importanti edifici come il Mercato coperto, la famosa Torre dell’orologio e la Corte Provinciale mentre, ad est della piazza, potrai vedere il Palazzo Provinciale in stile neogotico ed il Palazzo delle Poste. Al centro, invece, sono presenti le statue che raffigurano Jan Breydel e Pieter de Coninck, eroi della rivolta fiamminga durante l’occupazione francese.

Ciò che invece attirerà totalmente la tua attenzione è l’imponente duecentesca torre campanaria visibile da ogni punto delle città, simbolo di Bruges, dichiarata patrimonio dell’umanità,  dall’Unesco e denominata

BELFORT (o Beffroi)

Il Belfort o Beffroi di BrugesLa Torre Civica è alta ben 83 metri, domina sulla città e, salendoci in cima, dopo esserti armato di tanta ma tanta pazienza, visto la fila lunghissima da fare, potrai ammirare una vista mozzafiato tutto intorno. Ho detto mozzafiato non a caso perché per raggiungere la sommità dovrai salire ben 366 scalini, molto ripidi e buona parte dei quali su una scala a chiocciola, che metteranno a dura prova il tuo fiato ed al cui interno è custodito un carillon fatto di ben 47 campane. Nel medioevo questo carillon scandiva i momenti principali della vita cittadina oggi, invece, allieta i turisti che, ogni 15 minuti, possono avere il piacere di ascoltarlo (ricordati che il lunedì è chiuso).

Dopo aver fatto così tanti scalini a salire ed a scendere, probabilmente, sarai affamato per cui ti consiglio, appena sceso dalla torre, di fermarti in uno dei due stand che servono le migliori patate fritte della città.

Dopo aver girato in lungo ed in largo per il Markt non ti resta che spostarti sull’altra piazza simbolo di questa fantastica città ossia

Il Burg

Il Stadhuis presso il Burg di Bruges

Se il Markt rappresentava il centro economico e commerciale della città, il Burg ne era, invece, il centro amministrativo e religioso. Devi sapere che, un tempo, vi sorgeva il castello fortificato (Burg appunto) costruito per difendere il centro dagli attacchi dei vichinghi. Esso è caratterizzato da stupendi edifici in stile gotico tra cui il Municipio o Stadhuis, un edificio eretto nel 1376 con guglie torrette e finestre decorate, arricchito in seguito con statue e bassorilievi che ne contraddistinguono ancora oggi la facciata. Al suo interno, potrai visitare la Sala del Consiglio Cittadino e la Sala Gotica dove sono conservati dipinti murali rappresentativi della storia di Bruges.

Tra i vari palazzi che potrai ammirare passeggiando per questa piazza te ne segnalo tre che meritano un approfondimento: il Palazzo di Giustizia, l’Antico Registro Civile ed il Palazzo della Libertà.

Dal Burg avrai facilmente accesso ad un’altra imperdibile chicca: il Vismarkt ovvero l’antico mercato del pesce, una struttura semi coperta caratterizzata da colonne con banchi in pietra che, dal 1821 il mercoledì ed il sabato mattina, ospitano il mercato del pesce mentre, nei restanti giorni, troverai bancarelle dell’usato e, nel pomeriggio, artisti di strada, pittori e disegnatori. Questa piccola piazza che ospita il mercato è piena di piccoli bar e caffè ed è uno dei luoghi più caratteristici della città.

Nel Burg, in uno degli angoli della piazza, potrai visitare anche una chiesa molto particolare che prende il nome di

Basilica del SS. Sangue

Chiesa del Santo Sangue a BrugesQuesta chiesa è formata, in realtà, da due chiese sovrapposte, una romanica sotto e la Basilica vera e propria del XV-XVI secolo sopra. Ti chiederai perché è così particolare, ebbene lì potrai ammirare la reliquia del sangue di Cristo.

Il nome deriva dalla fiala, custodita in un tabernacolo, che sembrerebbe contenere un pezzetto di tessuto intriso da alcune gocce di sangue ed acqua lavate dal corpo di Gesù, da parte di Giuseppe di Arimatea, dopo la crocifissione. Così come sembrerebbe che la reliquia sia stata portata dallo stesso Teodorico di Alsazia conte di Fiandra dalla Terrasanta nel corso della seconda crociata.

La Basilica ospita, inoltre, una cappella in stile romanico dedicata a San Basilio. Si racconta, infatti, che anche le reliquie di Basilio siano state portate qui direttamente dalla Terra Santa dallo stesso Teodorico durante la seconda crociata. Come vedi, che tu ci creda o no, una visita è d’obbligo in questo posto carico di storia.

Terminata la visita alla Basilica ti consiglio di prendere il piccolo passaggetto sotto il Brugse Vrije ti ritroverai davanti la cartolina più famosa di Bruges

Il Molo del Rosario: Rozenhoedkaai

Posso assicurarti che è uno dei punti più fotografati in assoluto, nonostante sia estremamente turistico, e a ben ragione, intanto perché è la confluenza di due canali poi perché vi sono i salici piangenti che con i loro rami, sporgendosi, lambiscono l’acqua, le tipiche case che vi si specchiano e sullo sfondo il Belfort, il campanile, che si erge a qualche centinaio di metri (vedi immagine di copertina).

Sebbene di giorno sia impossibile trovarlo privo di turisti per scattare una foto, la sera sembra quasi che si trasformi e quando non c’è più nessuno in giro con le luci della notte e l’illuminazione del campanile alle spalle….che dire … è qui che viene fuori la magia di Bruges regalandoci un’emozione unica.

Se poi, sempre quando tramonta il sole, vuoi gustarti un po’ della magia o dell’atmosfera fiabesca che Bruges sa regalare, puoi tornare verso il Markt e concederti un giro in carrozza, guidata da bellissime donne cocchiere con i cappellini di paglia.

Adesso non dirmi che ti stai stancando perché abbiamo ancora altre cose da vedere passeggiando qua e là ed il bello è che sono tutte nelle vicinanze per cui, mio caro amico, seguimi chè adesso voglio presentarti forse uno dei parchi più famosi di Bruges e precisamente il

Minnewater o Parco dell’amore

Minnewater o Parco dell'Amore

Questo parco si trova molto vicino alla stazione centrale per cui hai la facoltà di scegliere se visitarlo subito, appena arrivato a Bruges, oppure prima di riprendere il treno che ti riporta a Bruxelles. Sicuramente è un luogo da non perdere visto che è il parco più famoso della città.

Ma cosa lo rende così famoso e soprattutto perché è chiamato il parco degli innamorati?

Innanzitutto deve sapere che anticamente questo luogo ospitava le navi, provenienti dal mondo conosciuto, che portavano la lana con cui veniva lavorato e prodotto il famoso tessuto fiammingo.

Un’altra cosa che ti colpirà sarà la numerosa presenza di cigni che, con il passare del tempo, sono diventati il simbolo della città. Si narra infatti che l’Arciduca Massimiliano I d’Asburgo nel 1488 cadde prigioniero della città in rivolta e vide giustiziare molti dei suoi uomini, tra cui il suo Ufficiale Pieter Lanchals, il cui cognome significava “Collo Lungo”. In seguito, quando ritornò a Bruges con il suo esercito, assediata la città, obbligò la popolazione ad ospitare i “colli lunghi” cioè i cigni nei propri canali per l’eternità. Lo ricordano tutti quando divenne Re con il nome Massimiliano d’Austria.

Ma perché, mi chiederai, è chiamato il lago degli innamorati? Semplice perché “Minnewater” significa appunto “lago d’amore” e, poi, perché è un lago romantico, circondato da un parco verdeggiante, in cui ponti e specchi d’acqua, i riflessi delle facciate e dei ristorantini accoccolati sul fiume e delle fronde degli eleganti salici piangenti sanno far rilassare anche il turista più frettoloso e poi, secondo una leggenda che “chi si bacia qui rimane insieme per tutta la vita!” Provare per credere.

Poco distante da Minnewater esiste un luogo, caratteristico in tutto il nord Europa, che prende il nome di Begijnhof in fiammingo, beghinaggio, termine derivato da Beghine, ma chi erano le Beghine?

Le Beghine erano delle donne sole, nubili o vedove che decisero di fare voto di obbedienza e castità ma, anziché diventare delle suore, decisero di riunirsi, sostenendosi vicendevolmente, in una comunità quasi monastica. Esse erano dedite a Dio ed alla preghiera conducendo una vita di lavoro e carità. Il luogo dove le Beghine conducevano la loro vita si chiamò

Beghinaggio o Begijmhof

Devi sapere che a Bruges il Beghinaggio fu fondato nel 1245 da Margherita di Costantinopoli e la caratteristica che contraddistingue questo luogo è quella di un comprensorio formato da un gruppo di una trentina di case bianchissime, raggruppate intorno ad un giardino alberato con un bel prato fiorito, protette da un muro di recinzione con un portale che viene sprangato alle 18.30 di sera. All’interno di questo comprensorio è presente una chiesa ed il parco è visitabile. Tieni presente che, oggi, nel comprensorio sono ospitate le suore benedettine, pertanto le case, ovviamente, non sono visitabili tranne una che è stata adibita a museo per far comprendere ai visitatori come si viveva e quale era lo stile di vita delle beghine. Anche questo luogo, essendo uno dei beghinaggi più antichi e meglio conservati, è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.

Bene caro amico viaggiatore che hai avuto la pazienza di leggermi fin qui, ti chiedo un ultimo sforzo perché dopo averti descritto ciò che di principale c’è da vedere adesso vorrei descriverti cosa Bruges può offrirti sotto l’aspetto culturale ed enogastronomico.

Prima di cominciare, però, ti esorto a fare quello che è, seppur estremamente turistica, a mio avviso, un’esperienza che ti farà godere della città, da un altro punto di vista, un giro in battello tra i canali navigabili, dal costo di 7 euro circa che dura una quarantina di minuti ma avrai la possibilità di assistere ad una prospettiva diversa, godendo così delle visioni delle luci e dei riflessi degli edifici che si specchiano nell’acqua. Il nostro giro per i musei non può che iniziare dall’

Historium

HistoriumSituato vicino al Markt questo museo, un po’ avveniristico dove tecnologia ed interattività la fanno da padroni, è un po’ diverso dai soliti musei. Una volta acquistato il biglietto alla modica cifra di 14€ ti sarà fornita un’audioguida con dei sensori al suo interno e, attraverso un percorso anche sensoriale fatto di profumi ed odori, la tua visita si dispiegherà nella suddivisione per stanze tematiche passando per il porto, i bagni pubblici, le botteghe degli artisti e le stradine medievali ricostruite con suoni, dettagli e profumi. Infatti, attraversando il porto, sentirai l’odore delle spezie, nei bagni verrai pervaso dall’odore di sapone (e per fortuna non di altro), nelle taverne annuserai cenere.

Rivivrai l’ambientazione della Bruges medievale del 1435, attraverso “Jacob” giovane apprendista, nella bottega del famoso pittore Jan van Eyck al fine di comprendere l’importanza di Bruges come capitale finanziaria, artistica e commerciale di quel periodo.

Un’ultima chicca è rappresentata, alla fine del tour, da un filmato creato usando la realtà virtuale dove, utilizzando un visore VR, verrai portato a spasso per la città e, se non bastasse ancora, non perderti una visita alla terrazza panoramica che dà sul Markt.

Il nostro giro per l’Historium dura poco meno di un’ora per cui abbiamo il tempo di visitare quello che è forse il museo più importante di Bruges e cioè il

Museo di Groening

Praticamente la summa dell’arte fiamminga a Bruges. All’interno del museo potrai ammirare numerosi dipinti di Van Dick, ritenuto il padre della pittura ad olio, una tecnica che, nel 1400, cambiò la pittura occidentale attraverso un realismo fino ad allora sconosciuto e capace di rendere le figure quasi palpabili e vive.

Sicuramente rappresentativi di quell’epoca, infatti, sono anche gli sfondi su cui Van Dick era solito dipingere, veri e propri affreschi della Bruges di quei tempi ed alcuni scorci sono riconoscibili ancora oggi. Naturalmente ci sono anche importanti opere d’arte relative al Rinascimento, al Barocco, al Neoclassico per finire all’arte moderna.

Proseguendo dal “sacro” al “profano” ti ricordo che tre sono le cose per cui il Belgio è famoso: il cioccolato, le patatine fritte e la birra pertanto poteva non esistere un museo ad essi dedicati?

Il Museo delle Patatine Fritte o Frietmuseum

Il sapore unico delle patatine fritte è dovuto ad una preparazione particolare e, nel Belgio, è considerato un piatto nazionale. Pur non sapendo se siano state inventate dai francesi o dai belgi fatto sta che qui ne hanno saputo fare un’arte ed in questo museo ne viene raccontata la storia.

Il museo si trova in uno degli edifici storici più belli della città, sulla piazza del Markt, e si sviluppa su tre piani che ne raccontano il viaggio dal Belgio e Francia fino in Perù, attraverso fotografie, macchinari di ogni tipo e tante ricette. Non mancheranno gli assaggi che devono essere rigorosamente accompagnati da un bel boccale di birra belga. E proseguendo con la birra come non visitare il

Museo della Birra

Faccio una piccola premessa, a Bruges esiste un museo della birra denominato “Bruges Beer Experience” questo il sito è molto ben strutturato, interattivo e divertente.

Potrai assaggiare la materia prima, sentire i profumi e vedere tutti i processi produttivi, inoltre avrai anche l’ausilio di un’audioguida che ti seguirà passo passo illustrandoti tutti i passaggi. Naturalmente ci sarà una degustazione, a seconda del prezzo, finale che varia dai 3 a 5 assaggi, ottima per provarne diverse varietà.

Oltre al museo vero e proprio esiste anche un birrificio che, nel tempo, ha acquisito una notevole notorietà e ha trasformato alcune sale in un vero e proprio museo dove, anche qui, potrai fare dei percorsi per scoprire e conoscere come viene prodotta la birra più famosa di Bruges mi riferisco al Birrificio De Halve Maan, che produce la De Brugse Zot.

Ti consiglio questa visita in quanto qui è possibile, qualora tu avessi fame, anche mangiare. E se decidessi di entrare guarda per terra, noterai i tubi che scorrono sotto i tuoi piedi, messi in bell’evidenza da un pavimento in vetro. Questi tubi trasportano la birra dall’altra parte della città per essere imbottigliata.

Pensa che è il birrificio più importante e conosciuto di Bruges ed il tour costa meno di 10€ degustazione della Brugse Zot Blond inclusa e, se sei ancora titubante se visitarlo o no, ti svelo un motivo per cui ne vale la pena.

Naturalmente, a parte l’ovvio motivo, di conoscere tutti gli affascinanti segreti della birra la visita, di circa 45 minuti, ti condurrà da un piano all’altro dell’edificio raccontandoti la storia del birrificio e le differenze tra le varie birre nonché gli ingredienti e le varie fasi di produzioni ma, soprattutto, l’origine del nome di questa birra che è la sola ed unica ad essere prodotta nel centro di Bruges e qui entra in scena quella che è la leggenda del nome. Si narra che, per offrire un caloroso benvenuto all’arrivo di Massimiliano d’Asburgo, i cittadini avessero organizzato in suo onore una grande parata di buffoni e pagliacci. Quando alla fine della festa gli fu chiesto di finanziare un nuovo manicomio egli rispose:

” Oggi in giro ho visto solo pazzi, Bruges è già di per sè un gigantesco manicomio!”

Da allora gli abitanti di Bruges vengono chiamati Brugse Zotten (i pazzi di Bruges) e da qui il nome della birra.

E poi non puoi perderti, salendo all’ultimo piano, la magnifica vista sulla città e sul Markt visto che si trova a circa 900 metri da esso.

Ed infine, ultimo ma non ultimo, forse il più famoso prodotto decantato gustato ed osannato in tutto il mondo…il cioccolato

Choco story

Se sei un amante del cioccolato, come Patrizia la mia compagna, in questo museo, caro amico, avrai talmente tante cose da fare, da vedere e da assaggiare che alla fine ti verrà la nausea.

Devi sapere che è strutturato in vari piani, dove ti verrà narrata la storia di questo prezioso alimento, dai Maya ai nostri giorni, con tante curiosità sulla pianta del cacao sulla produzione e sulla sua lavorazione per, poi, assistere ad una dimostrazione sulla preparazione dei cioccolatini per finire con l’immancabile degustazione. Le sorprese iniziano già al momento di fare il biglietto perché ti verrà consegnata una ciotola di pastiglie di cioccolato ed anche una tavoletta, come regalo di benvenuto.

È stata proprio la lungimiranza di un imprenditore che ha fatto sì che il cioccolato diventasse una specialità belga e, di conseguenza, la passione per questo prodotto ha offerto l’occasione che in Belgio potessero fiorire maestri cioccolatieri di altissimo livello.

È davvero incredibile come questa piccola cittadina abbia tanto da raccontare e che tutto ciò possa essere visto in uno o al massimo due giorni (andando di fretta).

Adesso prima di suggerirti cosa vedere nei dintorni, ti accennerò dove eventualmente potrai fermarti a mangiare e bere. I consigli che sto per darti mi sono stati suggeriti da amici che già c’erano stati e, pertanto, non li ho sperimentati in prima persona se non alcuni, per cui prendili appunto come consigli.

Comincio subito con quella che sembra essere un’istituzione a Bruges, Chez Albert, proprio situato tra le due piazze principali, con i suoi waffle da asporto sono fantastici. Se poi vuoi mangiare un panino od un toast in mezzo a scaffali pieni di libri, ti consiglio il Books & Brunch, che si trova un po’ fuori dal centro storico in Garenmarkt 30 ed a volte per entrarvi bisogna aspettare ma ne vale la pena visto che all’interno è uno spettacolo ed i panini sono buoni.

Se sei un’amante della fonduta il “le petit patron” è il ristorante che fa per te, qui avrai solo l’imbarazzo della scelta, si trova in Niklaas Desparsstraat 4, poco lontano dal Markt. Altro ristorante dall’ottimo rapporto qualità prezzo è il Chez et Moi in Dijver 13, vicino al museo di Groeninge, il prezzo medio si aggira sui 15€ e la carne è ottima.

Un po’ diverso dai soliti è la Sanseveria Bagelsalon, questo locale, stile anni ’50, è specializzato in Bagel, dei panini tipici americani sia dolci o salati, ideali per uno spuntino veloce o una buona colazione, lo trovi in Predikherenstraat 11, non troppo lontano dal Burg.

Naturalmente i ristoranti presenti nelle vicinanze del centro sono tanti e recensirli tutti sarebbe un’impresa anche perché ognuno ha i suoi pregi e difetti e, del resto, il gusto e l’impressione che si ha entrando e mangiando in un locale è molto personale per cui opta per quello che ti colpisce di più o che, “a pelle”, ti sembra più idoneo ed, eventualmente, fammelo sapere.

A Bruges esistono più di sessanta cioccolaterie solo nel centro storico quindi capirai che consigliarne qualcuna potrebbe diventare un’impresa. Ciò nonostante ti suggerisco di provare il “The old chocolate house” in Mariastraat 1 e forse la più famosa “The Chocolate Line” in Simon Stevinplein 19 semplicemente goduriosa.

Immagino che sarai super assetato e, pertanto, non posso che consigliarti uno dei locali più famosi di Bruges ossia “Le Trappiste” in Kuipersstraat 33, entri dentro una grotta al centro della città e ti ritrovi catapultato in epoca medievale, naturalmente con dell’ottima selezione di birre … da provare.

Un altro pub, molto difficile da trovare ma altamente raccomandato, è il “t’ Poatersgat” in Vlamingstraat 82, stile gotico all’interno e grande scelta di birra.

Qualora tu ne avessi la possibilità e la voglia, potresti spostarti appena fuori dal centro storico in direzione delle antiche mura presso il quartiere di Sant’Anna e visitare quello che viene comunemente denominato il Kruisvest, il parco dei Mulini. Forse non ne sei a conoscenza ma a Bruges esistono ben 4 mulini a vento, di cui il più famoso è il mulino di Sint-Janshuis che costeggiano il canale. Naturalmente questa è anche l’occasione per vedere le due porte della città e rilassarsi in mezzo ai prati.

Eccomi giunto alla fine di questo articolo, mi ero prefisso di scrivere molto meno ma, alla fine, mi sono lasciato prendere la mano anche perché pensavo di darti solo le informazioni necessarie per un approccio facile e veloce a Bruges ma anche qui c’è tanto da dire.

Spero di esserti stato utile e di averti fatto viaggiare con la fantasia prima ancora che nella realtà e qualora tu decidessi di visitare Bruges e di “portarmi” con te ne sarò ben felice. Naturalmente non smettere di seguirmi e di continuare a leggere i miei resoconti, soprattutto non perderti la mia prossima guida.

Per cui, caro viaggiatore, stay tuned and see you later.

Ciao

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