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Viaggio e Cambiamento
Eccomi qui a riprendere a scrivere ed a riflettere con te su quanto è accaduto in questo mese in cui siamo stati costretti ad un imprevisto “viaggio interiore” per arrivare al “cambiamento” nella nostra vita.
Un cambiamento è, da sempre, ciò che riesce difficile un po’ a tutti e prevede un’evoluzione della coscienza. Non è facile per la nostra mente attaccata ad abitudini radicate, a persone, ad una routine lavorativa uscire da questi schemi.
Vi sono cambiamenti che scegliamo per migliorare la nostra vita relativamente agli affetti, alla salute, al lavoro ed a questi si giunge, dopo una fase di riflessione, a prenderne consapevolezza.
Questo viaggio interiore verso il cambiamento è stato “dovuto e voluto” dalle circostanze sull’emergenza da Covid 19 e si è dimostrato estremamente necessario.
Ed ecco che tutto cambia!
In pochi giorni abbiamo dovuto mettere in discussione molti schemi di vita e di lavoro e la nostra casa è diventata il “nostro mondo”, rifugio e prigione allo stesso tempo.
Accettazione del cambiamento
La prima fase del viaggio interiore che tu, come me, hai dovuto affrontare è stata l’accettazione del cambiamento. Ognuno di noi ha reagito in modo diverso!
Pur nella consapevolezza della sua necessità, sapere di non potere più godere della precedente libertà di muoversi, ha generato in noi inquietudine, ansia, rabbia.
Anche tu avrai provato queste emozioni!
Anche tu ti sarai ritrovato a riflettere su come si svolgeva la vita, prima dell’emergenza da Covid 19, su come era bello decidere liberamente cosa fare. Abbiamo considerato diritto scontato ciò che vivevamo, e che, da più di un mese, abbiamo perso con i decreti approvati.
A me sono tornati alla mente i racconti dei nonni sui coprifuochi, sulle tessere di partito in tempo di guerra! Oggi abbiamo le autocertificazioni e polizia e militari sotto casa a verificare i nostri spostamenti.
Accettare limitazioni alla nostra libertà non è stato facile ma l’obiettivo finale, la fine della pandemia dichiarata, è fondamentale per tutti noi.
Ed è così che, con timore, abbiamo riorganizzato il nostro quotidiano adeguandolo alle esigenze emerse.
Il viaggio interiore stava trovando la sua strada!
Cambiamento e lavoro
Personalmente non sono un’appassionata di tecnologia ma ho saputo apprezzare, in questo periodo, quanto sia importante conoscerne gli strumenti digitali.
Lo “smart working” che, in molti contesti di lavoro, era considerato quasi “utopistico” è divenuto realtà.
Sicuramente mi sono trovata, come tanti, impreparata perché, in poche realtà lavorative dove già esisteva, si erano predisposti corsi per organizzare a gestirlo.
Ma, a volte, le necessità fanno emergere le nostre capacità, non sfruttate a pieno, e fanno avere maggiore fiducia in se stessi.
Il viaggio interiore aiuta in questo cambiamento!
Ed è così che, con il “lavoro agile”, video conferenze in gruppo, cartelle virtuali condivise, firme digitali su documenti e tanto altro divengono un rinnovato quotidiano.
Altri strumenti digitali acquisiti divengono parte delle mie conoscenze e, anche se mancano i rapporti dal vivo con i colleghi ed altro personale di lavoro, ho potuto apprezzare, attraverso le video riunioni con colleghi, altri aspetti personali di tutti loro, forse dovuti anche al fatto che siamo tutti nell’intimità di casa propria, con i nostri angoli ricavati, le nostre famiglie e le nostre preoccupazioni.
Una situazione come questa “pur da lontano” ci ha fatto sentire “più vicini”!
Lo smart working presuppone un profondo cambiamento organizzativo e sociale e culturale che trasforma il “controllo dei vertici” nella responsabilizzazione dei lavoratori basata sui risultati.
Mi piacerebbe che, debellata la pandemia, questa esperienza acquisita possa divenire parte delle opportunità di gestione del lavoro per tutti, anche se vi sono settori, come la didattica, in cui l’apporto che offre il rapporto umano è insostituibile.
Credo, comunque, che stiamo dimostrando, attraverso questo viaggio interiore intrapreso che il nostro lavoro ha raggiunto buoni risultati.
Cambiamento e affetti
Il viaggio interiore verso il cambiamento nelle manifestazioni affettive è stato più difficile da affrontare e ci ha particolarmente turbato.
Il rispetto della distanza di sicurezza, per lo stato di emergenza, ha generato emozioni contrastanti.
Gli Italiani ma soprattutto i napoletani come me ed in generale i meridionali amano il contatto con chi vogliono bene, che siano genitori, partner, figli o amici. Siamo più “carnali, coccolosi” per molti essere troppo “espansivi” viene visto come un difetto ma, per noi, è del tutto spontaneo e sincero.
Quando parliamo, per suggellare meglio ciò che diciamo, tendiamo a toccare l’altro e quando ci salutiamo è difficile non esprimerlo con un abbraccio, un bacio, una forte e calorosa stretta di mano.
Ora immagina l’effetto che ha comportato l’applicazione della necessaria distanza e l’uso di mascherine.
Quasi provavo invidia per quegli animali che, come i micetti che incontravo per strada, si coccolavano liberamente. Loro, non dovendo intraprendere alcun viaggio interiore, potevano restare quelli di sempre!
Restare a casa sicuramente ha limitato incontri con amici e conoscenti, ma per proteggere chi amiamo abbiamo dovuto privarci e privarli del nostro calore cercando di farlo percepire a distanza.
Immagino, soprattutto, come sia stato doloroso per coloro che svolgono un lavoro a rischio, come il personale sanitario, tornare con la paura di infettare i propri familiari, pur nel rispetto delle regole.
Anche io, come te, ho cercato di limitare al massimo le uscite, se non per le necessità primarie ma, durante la settimana, recarmi da mia madre che, per l’età avanzata, ha molti problemi cronici di salute e vive da sola in altro Comune, era indispensabile.
Non poterla abbracciare, baciare e tenermi a distanza per il suo bene è stato duro, soprattutto quando la sentivo giustamente preoccupata per le notizie ascoltate dai tg e dovevo tornare a casa mia, ma ho cercato, in tutti i modi, di farle sentire che “io ci sarei stata sempre” con la paura nel cuore.
Questo maledetto virus ci ha costretto a cambiare modo di manifestare il nostro affetto, ci ha spinto verso una diffidenza verso il prossimo che sarà difficile da recuperare.
Anche quando saremo nelle fasi successive dell’emergenza, dovremo convivere con questa diffidenza per la nostra salvezza chissà per quanto tempo ancora.
Cambiamento e tempo libero
Quando ho ascoltato il decreto del Presidente del Consiglio Conte, ho cercato subito di cogliere nel “riposo forzato” gli aspetti positivi e tanti “ottimi propositi” mi sono venuti alla mente.
Poi mi sono confrontata con l’esperienza dello “smart working” e mi sono resa conto che lo sforzo richiesto per gestire la stessa entità di lavoro dell’ufficio prevedeva un impegno temporale maggiore perché il cellulare era diventato uno strumento di lavoro e la messaggistica e le telefonate di lavoro non avevano un orario stabilito come in ufficio.
Ecco che il viaggio interiore cercava in me delle soluzioni accettabili!
Dopo l’iniziale confusione, tra tempo di lavoro e tempo libero, ho cominciato ad organizzarmi meglio per me e la mia famiglia.
Devi sapere che ho la fortuna di abitare su un lungomare su cui il mio balcone ha una bella vista. Chiaramente, approfittando del bel tempo di questo mese, ho cercato di trovare con Alberto tante piccole occasioni di relax, fuori al balcone, regalandoci momenti per aperitivi, pranzetti, giocate a carte, partite a scacchi e settimane enigmistiche da completare, comodamente seduti sulla nostra panchina. E mia figlia, tra una video lezione universitaria ed un esame online, cercava, ogni tanto, di partecipare.
Il mio viaggio interiore produceva effetti alla grande!
Ma se prima sul lungomare, quando trovavo il tempo, andavo a fare footing, ora invece, salgo sulla mia ellittica con vista mare e, sentendo musica, cerco di fare un minimo di attività fisica, visto che “restare a casa” ha risvegliato in me doti culinarie sopite nel tempo e l’estate con il desiderio di bagni si sta per avvicinare.
Ormai non avendo più scuse visto che, specialmente nei week, sono più libera accetto volentieri le richieste di dolci, biscotti, pizze, rustici e pranzetti speciali!
Utili consigli per le ricette li trraggo da un sito che spesso seguo, le cui ricette sono semplici e pratiche e con ottimi risultati.
I profumi di manicaretti vari si diffondono per casa e per compensare, oltre all’ellittica, forse sarebbe il caso di fare altro?
Ed ecco che il “cambiamento” ha trasformato il salotto in palestra e, grazie alla nostra maestra di taijiquan, abbiamo ripreso, Alberto ed io, con il supporto di video lezioni online, gli insegnamenti che, in precedenza, si svolgevano in palestra.
Anche nel taiji con la complementarietà continua e mutevole tra yin e yang ritrovo il cambiamento ed il mio viaggio interiore prosegue alla ricerca di miglioramenti nelle tecniche e nella concentrazione.
E tu sei riuscito ad organizzare il tuo tempo libero?
Ma le preoccupazioni restano presenti verso tutti coloro che vuoi bene e, anche se cerco di essere positiva, mi viene all’improvviso una grande nostalgia di alcuni cari amici che non sento da tempo ma che sono sempre stati nel mio cuore e mi rendo conto che non sono sufficienti i messaggi che su whatsapp mi scambio e, finalmente, cerco il tempo per telefonare.
Il piacere della telefonata annulla le distanze ed il tempo perduto e ti rendi conto che desideravi da tempo farlo ma che lo stress quotidiano ti toglieva del tempo prezioso.
Sicuramente i weekend senza eventi organizzati, cene con amici ed altro ci ha permesso maggiori momenti di riflessione, proficui al viaggio interiore intrapreso, consentendo una diversa riorganizzazione del tempo libero.
Inoltre, in questo lugno periodo, ho approfittato per divorare libri ad oltranza. I thriller psicologici sono il genere che preferisco ed ho potuto conoscere molti autori di cui non avevo ancora letto nessuna opera.
E tu hai questa stessa mia passione?
Alberto offre, con il suo recente articolo, ottimi suggerimenti per i libri, ti consiglio di leggerlo.
Finora, tra i miei propositi iniziali, vi erano grandi sistemazioni di mobili che non ho ancora fatto, se non a casa di mia madre, ma non importa.
Credo che l’iperattività non mi abbia mai abbandonato!
Probabilmente mai, come in questo periodo, noi donne abbiamo dovuto essere tutte “Superwomen” disponibili a gestire tutto, nello stesso tempo.
Il tuo viaggio interiore a quali cambiamenti ti ha portato?
Certamente, prima del Covid, quando, con Alberto, pensavamo al nostro tempo libero, in weekend, in ponti o vacanze, il piacere era nel programmare quale sarebbe stata la località da scoprire.
Oggi, invece, risulta difficile pensare ai viaggi di piacere ma un blog, come il nostro, che si occupa principalmente di viaggi, deve potere sperare in una rinascita in questo settore.
Questo viaggio interiore sicuramente ci farà rinascere diversi, dopo questa pandemia!
Il futuro lavorativo, economico e sociale ne risentirà terribilmente.
Al momento, l’unico “viaggio che sogno” è il ritorno ad una realtà più serena e vivibile per tutti, sperando che questo duro percorso di vita ci faccia ritrovare, in seguito, migliori e più responsabilizzati.